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Rancia di Felsina 2021: la nuova era del Gran Selezione di Chianti Classico

La storica etichetta Rancia di Felsina, simbolo dell’eccellenza vinicola della Toscana, ha recentemente raggiunto un’importante pietra miliare, diventando Gran Selezione di Chianti Classico con l’annata 2021. Questo traguardo rappresenta non solo un riconoscimento della qualità del vino, ma anche un omaggio alla tradizione e all’eredità della famiglia Poggiali, che dal 1966 gestisce l’azienda Felsina, situata nel comune di Castelnuovo Berardenga, nell’area meridionale della denominazione Chianti Classico.

La storia di Rancia

Rancia è il nome di un podere storico che si erge sopra l’azienda, precisamente sulla collina di Poggio a Rancia, il punto più elevato della tenuta, situato a circa 420 metri sul livello del mare. Questa collocazione privilegiata non è casuale; il podere è infatti ubicato in prossimità di un antico monastero benedettino, testimoniando un legame profondo con la storia e la cultura del territorio. La famiglia Poggiali, originaria di Ravenna, ha intrapreso un percorso di valorizzazione dei vigneti, dedicandosi esclusivamente alle uve Sangiovese sin dal 1983, anno in cui è iniziata la produzione di Rancia.

Innovazioni e sostenibilità

Nel corso degli anni, i vigneti di Rancia sono stati rinnovati, e oggi le uve crescono su terreni di origine calcarea, caratterizzati da alberese e galestro. Queste particolarità pedologiche, unite a un’esposizione ottimale dei filari, hanno contribuito a creare un vino di straordinaria qualità, capace di esprimere in modo autentico il terroir toscano. La media di età dei vigneti, che oggi si attesta sui 25 anni, conferisce al vino una complessità e una profondità raramente riscontrabili.

Ellis Tobini, enologo e direttore generale dell’azienda, ha aggiunto che Felsina è un’azienda biologica che ha anche esplorato metodi biodinamici. Con una superficie vitata di 72 ettari su un totale di 500, l’azienda ha recentemente concentrato i propri sforzi nel mitigare l’impatto del cambiamento climatico. Tra le innovazioni agronomiche adottate, spicca l’uso del roller crimper, una tecnica che preserva la vitalità del suolo, permettendo di ottenere vini di qualità in equilibrio con l’ambiente.

La degustazione della Gran Selezione 2021

La presentazione della Gran Selezione Docg 2021, avvenuta il 17 giugno, ha rappresentato un momento di festa e di celebrazione per l’azienda. Durante l’evento, Giovanni Poggiali, insieme al team di Felsina, ha condiviso la visione e la filosofia alla base della produzione di questo vino. “Il Sangiovese per Felsina – ha dichiarato Poggiali – è una vocazione e il connubio vitigno-terra è un elemento imprescindibile nella storia della nostra azienda”. Con l’introduzione della Gran Selezione, Rancia diventa un simbolo distintivo del forte legame con il territorio e la massima attenzione alla qualità.

La degustazione della Rancia di Felsina ha offerto una straordinaria opportunità per esplorare sette diverse annate, ognuna caratterizzata da specifiche condizioni climatiche. Il confronto ha messo in luce le diverse note stilistiche e le peculiarità olfattive e gustative di ciascuna annata, permettendo di apprezzare l’evoluzione del vino nel tempo. Ecco un riepilogo delle annate degustate:

  1. 2021: Vino complesso e raffinato, paragonabile all’annata 2005, con armonia di freschezza ed eleganza.
  2. 2018: Fresco e elegante, frutto di un inverno piovoso e di un’estate calda.
  3. 2015: Annata calda con vendemmia anticipata.
  4. 2009: Complessità e struttura, frutto di un equilibrio stagionale.
  5. 2005: Vino aromaticamente ricco, simile al 2021, con temperature estreme.
  6. 1999: Una delle annate top, con vendemmia precoce e abbondante.
  7. 1993: Andamento climatico regolare, in sintonia con il 2018.

Attraverso queste degustazioni, Felsina non solo celebra il passato, ma guarda al futuro con la consapevolezza che ogni annata porta con sé nuove sfide e opportunità, continuando a scrivere la storia di Rancia e del Chianti Classico.

Redazione Vinamundi

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