Nell’affascinante e dinamico panorama vitivinicolo italiano, il Prosecco rappresenta un vero e proprio simbolo di eccellenza. La sua importanza non si limita soltanto alla tradizione e alla cultura, ma si estende anche all’innovazione e alla sostenibilità. I tre Consorzi che rappresentano le diverse denominazioni del Prosecco—Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Prosecco Doc e Consorzio Vini Asolo Montello—hanno recentemente intrapreso un’importante iniziativa per rispondere alle sfide contemporanee del settore vitivinicolo: un corso di alta formazione intitolato “Agritech Specialist per la filiera viticola”.
Questo percorso formativo, che partirà nel prossimo ottobre, è stato concepito per affrontare la crescente esigenza di formazione e aggiornamento delle competenze all’interno delle aziende vitivinicole. Infatti, l’indagine condotta dai tre Consorzi ha rivelato la necessità di sviluppare nuove figure professionali, altamente qualificate, in grado di gestire le sfide connesse alla sostenibilità e all’innovazione nel vigneto. La formazione diventa quindi uno strumento chiave per garantire la competitività e la resilienza del settore, sempre più sotto la lente di ingrandimento sia a livello nazionale che internazionale.
Il corso si svolgerà presso il prestigioso Campus Enologico Cerletti di Conegliano e avrà una durata di due anni, fino a luglio 2027. È rivolto a diplomati, anche già occupati, offrendo un’organizzazione didattica flessibile che permette di integrare la formazione con esperienze pratiche direttamente nelle aziende di appartenenza. In questo modo, gli studenti non solo acquisiranno competenze teoriche, ma avranno anche l’opportunità di mettere in pratica ciò che hanno appreso, rendendo il percorso formativo ancora più efficace e pertinente rispetto alle esigenze del mercato.
La scelta di coinvolgere l’Its Academy Agroalimentare Veneto, sotto la direzione del presidente Ivo Nardi, è un segnale chiaro della volontà dei Consorzi di costruire un progetto educativo su misura per le specifiche necessità del settore. I presidenti dei tre Consorzi—Franco Adami, Giancarlo Guidolin e Michele Noal—hanno sottolineato l’importanza di investire nella formazione come strumento fondamentale per garantire la sostenibilità della filiera vitivinicola e il benessere delle comunità locali. Secondo loro, risorse preparate e qualificate sono essenziali per affrontare le sfide ambientali e tecnologiche che caratterizzano il contesto globale attuale.
Il Prosecco, grazie alla sua storia e alla reputazione consolidata, si è affermato come una delle locomotive dell’export vinicolo italiano. La storica Docg di Conegliano e Valdobbiadene, insieme alla più giovane e ampia Doc del Prosecco e alla Docg Asolo, rappresentano un patrimonio che va preservato e valorizzato. Questo è il motivo per cui la sinergia tra i Consorzi non è soltanto un’opzione, ma una necessità per superare le divisioni territoriali e promuovere un approccio unitario.
La sostenibilità, in particolare, è diventata una priorità non solo per le aziende vitivinicole, ma per l’intero settore agroalimentare. Le pratiche viticole sostenibili, che includono l’uso responsabile delle risorse naturali e l’adozione di tecnologie innovative, sono sempre più richieste dai consumatori e rappresentano un elemento distintivo per il successo commerciale. Il corso “Agritech Specialist per la filiera viticola” si propone di formare professionisti in grado di implementare queste pratiche, contribuendo così a un futuro più verde e responsabile.
Inoltre, il corso si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a promuovere la formazione e l’innovazione nel settore agricolo. Diverse istituzioni e enti stanno collaborando per creare una rete di competenze che possa supportare gli operatori del settore nella transizione verso sistemi di produzione più sostenibili. Questa iniziativa del Prosecco rappresenta un esempio virtuoso di come i diversi attori del mondo vitivinicolo possano lavorare insieme per affrontare le sfide comuni.
Investire nella formazione e nella sostenibilità non è solo una strategia commerciale, ma una responsabilità etica verso le generazioni future. I giovani che parteciperanno al corso non solo contribuiranno a migliorare le performance delle loro aziende, ma diventeranno anche i custodi di un patrimonio culturale e ambientale che merita di essere preservato. Il Prosecco non è solo un vino; è un simbolo di qualità, passione e innovazione che rappresenta il meglio dell’Italia nel mondo.
In un periodo in cui il settore vitivinicolo è chiamato a rispondere a sfide sempre più complesse, l’iniziativa dei tre Consorzi del Prosecco emerge come un esempio di proattività e lungimiranza. Attraverso la formazione, si pongono le basi per un futuro in cui tradizione e innovazione possono coesistere, garantendo così la sostenibilità e la competitività del Prosecco nel panorama globale.
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