Il mondo del vino italiano ha recentemente celebrato un’importante tappa, con l’assegnazione del “Premio Pino Khail” 2025 al professor Luigi Moio. Questo prestigioso riconoscimento è dedicato alla valorizzazione del vino italiano e rappresenta un tributo all’impegno di chi contribuisce alla diffusione della cultura enologica, sia in Italia che all’estero. La cerimonia di premiazione si è svolta durante l’evento “VinoVip al Forte”, un appuntamento di riferimento per appassionati e professionisti del settore, tenutosi a Forte dei Marmi, in Versilia.
Il professor Moio è una figura di spicco nel panorama vitivinicolo italiano. Attualmente, ricopre il ruolo di vice presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), un ente con sede a Digione, considerato l’“Onu del vino”. L’OIV rappresenta 50 Stati membri, che insieme costituiscono il 75% della superficie viticola mondiale e l’87% della produzione globale di vino. Moio ha anche ricoperto la carica di presidente dell’OIV dal 2021 al 2024, diventando l’unico italiano a occupare questo prestigioso incarico.
La sua esperienza accademica è altrettanto significativa: è professore di Enologia presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Inoltre, insieme alla moglie Laura Di Marzio, è produttore nella cantina Quintodecimo, situata in Irpinia, una delle zone vinicole più rinomate d’Italia.
Durante la cerimonia di premiazione, il professor Moio ha condiviso il suo profondo legame con la rivista “Civiltà del Bere”, di cui è lettore fin dall’età di 15 anni. Ha sottolineato come la rivista non solo presenti approfondimenti tecnici, ma anche interventi di personalità del mondo dello spettacolo, contribuendo a rendere la cultura del vino accessibile a un pubblico più ampio. Rivolgendosi ai giovani produttori, Moio ha evidenziato l’importanza delle loro testimonianze, che rappresentano un paradigma di diversità nel panorama vitivinicolo italiano.
Inoltre, ha parlato dei giovani consumatori, sempre più interessati al vino e consapevoli delle tematiche ambientali e sociali. Questi nuovi consumatori sono informati e contribuiscono a un futuro promettente per il vino italiano. “Insomma, il vino italiano è in buone mani”, ha affermato con ottimismo.
Il “Premio Pino Khail” è stato assegnato nel corso degli anni a figure di grande rilievo nel mondo del vino, sia italiano che internazionale. Tra i premiati figurano nomi illustri come:
Questo premio non è solo un riconoscimento per il lavoro svolto, ma anche un incoraggiamento a continuare a promuovere la cultura del vino e a valorizzare i territori vitivinicoli italiani.
La cerimonia di premiazione ha rappresentato un momento di celebrazione per il professor Moio e per l’intero settore vitivinicolo italiano. L’evento ha riunito esperti, produttori e appassionati, creando un clima di condivisione e confronto sulle sfide e le opportunità del mondo del vino. In un’epoca in cui la sostenibilità e l’innovazione sono temi centrali, il contributo di figure come Luigi Moio è fondamentale per tracciare nuove strade nel panorama enologico.
Il riconoscimento del “Premio Pino Khail” al professor Moio non è solo un tributo al suo operato, ma un segnale importante per il futuro del vino italiano, che continua a brillare sulla scena internazionale grazie a professionisti dedicati e appassionati.
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