La viticoltura eroica in Valtellina ha ricevuto un riconoscimento significativo con il “Premio Francesco Arrigoni” 2025, giunto alla sua tredicesima edizione. Questo premio, istituito per commemorare il noto giornalista enogastronomico scomparso nel 2011, è stato assegnato alla cooperativa agricola Il Gabbiano, che si distingue non solo per la produzione di vino di alta qualità, ma anche per il suo impegno sociale. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso il Pentole Agnelli Cooking Lab a Lallio, in provincia di Bergamo, celebrando la cultura enogastronomica e la solidarietà.
Fondata nel 2015, la cooperativa Il Gabbiano ha come missione il recupero di terreni abbandonati e il reinserimento nel mondo del lavoro di persone con gravi problemi sociali. Attraverso il lavoro agricolo, promuove la rieducazione sociale e territoriale, offrendo opportunità a individui in difficoltà di impegnarsi in attività produttive che richiedono competenza, resilienza e determinazione. Il vigneto diventa così una vera palestra di vita, dove la fatica fisica si combina con un percorso di crescita personale e professionale.
Il Comitato Francesco Arrigoni ha scelto di conferire il premio per il forte contenuto etico del lavoro svolto dalla cooperativa. La motivazione del premio evidenzia le sfide del lavoro nelle vigne, dove l’uso di macchinari è limitato e la maggior parte delle attività deve essere eseguita manualmente. “Lavorare certe vigne è un mestiere che comporta, oltre a una grande fatica, anche una ragguardevole dose di rischio”, si legge nelle motivazioni. I vignaioli affrontano pendenze estreme e condizioni climatiche variabili, rendendo il loro lavoro un vero atto di eroismo.
La viticoltura eroica sta guadagnando sempre più riconoscimento in Italia, specialmente in regioni montane come la Valtellina. Qui, le vigne sono spesso disposte su terrazze, richiedendo un grande impegno per la coltivazione. Il vino prodotto in queste aree è il risultato di tradizioni secolari e rappresenta un patrimonio culturale inestimabile. La cooperativa Il Gabbiano si inserisce in questo contesto, valorizzando le tecniche di coltivazione tradizionali e producendo vini che esprimono l’autenticità del territorio, con vitigni autoctoni come il Nebbiolo.
Il premio, che consiste in un riconoscimento di 5.000 euro e nella consegna di un oggetto artistico realizzato dagli allievi della Scuola d’Arti e Mestieri Francesco Ricchino, rappresenta un incentivo per continuare su questa strada di responsabilità sociale e impegno verso la sostenibilità ambientale. Ogni anno, l’oggetto artistico simboleggia i tre valori fondamentali per Francesco Arrigoni: montagna, vite e cuore, rappresentando una vita dedicata alla promozione della cultura enogastronomica e della solidarietà.
La cooperativa ha instaurato un dialogo con i proprietari di vigneti dismessi, recuperando aree non più coltivate e trasformandole in spazi produttivi. Questo approccio non solo sostiene una produzione autonoma di vino, ortaggi e frutta, ma contribuisce anche alla salvaguardia del paesaggio montano. Come sottolinea il Comitato, “senza la presenza degli agricoltori e dei loro presidi, la montagna è destinata a scendere a valle con le sempre più frequenti conseguenze nefaste”. La cooperativa diventa quindi un baluardo per la difesa dell’agricoltura di montagna, un lavoro antico fondamentale per mantenere viva la tradizione e la biodiversità.
Il premio è stato ritirato da Massimiliano Pirovano, rappresentante della cooperativa, il quale ha condiviso l’importanza di questo riconoscimento non solo per la cooperativa stessa, ma anche per tutti coloro che credono nel valore della viticoltura sostenibile e responsabile. Dopo la cerimonia, familiari, amici e sostenitori si sono trasferiti all’Osteria della Villetta a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, per una cena che ha celebrato i piatti amati da Francesco Arrigoni, onorando la sua memoria e il suo amore per il buon cibo e il buon vino.
Il “Premio Francesco Arrigoni” non è solo un riconoscimento, ma un simbolo di speranza e di impegno per un futuro migliore, in cui la qualità della vita nelle comunità rurali possa essere preservata e valorizzata. La cooperativa Il Gabbiano, con il suo modello di viticoltura eroica, dimostra che è possibile coniugare produzione e responsabilità sociale, creando un legame profondo tra l’uomo e il territorio.
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