Approfondimento

Potatura verde della vite, di cosa si tratta?

La potatura verde è una delle due possibili tipologie di potatura a cui può essere sottoposta la pianta della vite. Possiamo, infatti, distinguere tra potatura verde e potatura secca. La potatura verde è una pratica colturale che interessa tutte le porzioni vegetative della vite da tavola e che può essere praticata (ed è consigliato farlo) fino a prima della raccolta.

Potatura verde, ecco cos’è e perché è così importante

Per capire cosa vuol dire potatura verde è necessario prima fare una distinzione con la potatura secca: la potatura secca è chiamata anche potatura invernale perché si esegue nel periodo autunnale/invernale. Il momento specifico varia da caso a caso, a seconda della situazione del vigneto, del tipo di allevamento della vite prescelto e delle condizioni climatiche. In ogni caso, si parla di potatura secca perché si effettua sui tralci, ovvero sui rami più “giovani” della vite, quando la pianta è in un periodo di riposo vegetativo. Al contrario, si parla di potatura verde quando la potatura viene effettuata nel periodo di sviluppo vegetativo e principalmente sugli elementi “verdi” della pianta. É conosciuta anche come potatura estiva perché caratterizza i mesi primaverili ed estivi.

Immagine | Pixabay @francescomoufotografo – Vinamundi.it

Gli scopi della potatura verde sono diversi: contenere le dimensioni della chioma, assicurare alla vite una superficie fogliare adatta, ampia e funzionale, evitare condizioni microclimatiche sfavorevoli intorno ai grappoli, migliorare la circolazione delle macchine da lavoro e migliorare la penetrazione dei trattamenti.

Le operazioni di potatura verde più frequenti sono la spollonatura, la scacchiatura, la sfemminellatura, la legatura dei germogli, la cimatura e la defogliazione. Vediamo queste operazioni più nel dettaglio.

Spollonatura: la spollonatura consiste nell’eliminazione dei polloni, cioè dei germogli freschi che si sviluppano dal legno vecchio sul fusto della vite da gemme latenti o da vecchie porzioni nodali. L’utilità di tale operazione permette di eliminare organi che altrimenti rendono fitta la chioma prendendo sopravvento.

Scacchiatura: la scacchiatura prevede la soppressione dei germogli che, pur uscendo dal capo a frutto, sono sterili e non servono per la potatura dell’anno seguente, soprattutto nelle viti potate lunghe. Lo scopo di questa operazione è quello di evitare che la chioma si infittisca. Andrebbe effettuata quando i germogli, ancora teneri, non sono più corti di 20 cm e non più lunghi di 60 cm, in modo da non influire sulla fase di fioritura.

Nei casi di viti troppo deboli che presentano tutti i germogli fertili, per non indebolirle troppo, si elimina qualche germoglio uvifero. Allo stesso modo, sempre nelle viti deboli con germogli del capo a frutto sterili, si potrebbero eliminare parte di essi per favorire lo sviluppo dei germogli dello sperone e la buona formazione delle loro gemme.

Tutti i germogli, che molto spesso nascono dalle biforcazioni, vanno subito eliminati in quanto se lasciati, ad un loro successivo taglio si andranno ad operare due tagli (a destra e sinistra) che restringeranno ulteriormente il flusso linfatico. Ovviamente nel caso in cui la pianta non sviluppasse germogli nella posizione desiderata, bisognerà accontentarsi di un germoglio interno.

Sfemminellatura. La sfemminellatura consiste nell’eliminazione di nuovi germogli originatisi da gemme pronte, cioè nella soppressione totale delle femminelle. Questa operazione, spesso trascurata, è molto importante, più della potatura secca invernale.

Legatura dei germogli. Questa operazione avviene attraverso l’eliminazione dei grappoli in eccesso, in modo tale da concentrare gli sforzi produttivi su quelli considerati di maggior potenziale e qualità.

Cimatura. La cimatura è l’esportazione dell’apice vegetativo della vite e, in particolare, dei tralci che si sviluppano oltre la struttura di sostegno della pianta. Serve a contenere l’eccessivo sviluppo vegetativo della pianta.

Defogliazione. Infine, la defogliazione è l’eliminazione delle foglie della vite in eccesso. In questo modo, si vuole favorire l’esposizione al sole del grappolo e un migliore arieggiamento.

In generale, la potatura verde ha una grandissima importanza perchè aiuta a creare un ambiente vegetativo ideale allo sviluppo e alla maturazione dei frutti della vite. In questo senso, ridurre la presenza di elementi “verdi” non funzionali consente di concentrare gli sforzi della pianta verso i frutti migliori, più produttivi e qualitativi. Tra gli altri, la potatura verde garantisce una corretta esposizione dei grappoli alla luce solare e un costante arieggiamento della pianta, in modo tale da favorire la creazione di un microclima favorevole alla perfetta maturazione delle uve. Queste condizioni climatiche contrastano l’insorgere di malattie della vite, derivanti dall’azione di funghi, muffe o batteri, che prosperano in ambienti con situazioni “climatiche” non ideali, soprattutto in quelli con elevata umidità.

Ultimo, ma non per importanza, l’eliminazione delle parti verde non funzionali consente di creare un ambiente in cui i viticoltori riescono ad operare con maggiore facilità, senza l’ingombro di elementi vegetativi che possono impedire le corrette operazioni di coltura della pianta e di raccolta dei suoi frutti.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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