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Paolo Fiorini riporta la sua leadership al Consorzio Garda Doc

L’assemblea dei soci del Consorzio Garda Doc ha recentemente segnato un momento cruciale per il futuro della denominazione vinicola. Durante questo incontro, i membri hanno eletto il nuovo Consiglio di amministrazione per il quadriennio prossimo, confermando alla presidenza Paolo Fiorini, noto enologo e agronomo della storica Cantina Soave Cadis 1898, già presidente uscente.

Fiorini ha espresso il suo onore per la riconferma, sottolineando che il Consorzio sta vivendo un periodo di grande crescita. “Il nostro territorio rappresenta un patrimonio unico, fatto di tradizione, qualità e innovazione. Con le sue colline, il suo clima mite e il legame indissolubile con il lago di Garda, è una risorsa straordinaria da tutelare, raccontare e promuovere con passione e determinazione,” ha dichiarato Fiorini, evidenziando l’importanza di valorizzare l’identità dei vini del Garda.

Riconferma dei vicepresidenti

Accanto a Fiorini, sono stati riconfermati anche i vicepresidenti: Giovanna Prandini, rappresentante della Morenica Soc, e Giovanni Verzini, del Collis Veneto Wine Group. Entrambi hanno espresso la loro soddisfazione per la continuità del lavoro del Consorzio e la loro intenzione di lavorare fianco a fianco con il presidente per rafforzare la reputazione della denominazione Garda Doc. “La rinnovata fiducia del Consiglio di amministrazione rappresenta una straordinaria opportunità per continuare a contribuire allo sviluppo della nostra Denominazione,” ha affermato Prandini.

Composizione del nuovo Consiglio di amministrazione

Il nuovo Consiglio di amministrazione, arricchito da diverse competenze e professionalità, sarà composto da:

  1. Vincenzo Bertola
  2. Paolo Contri
  3. Fabio Dei Micheli
  4. Luca Degani
  5. Giuseppe Fugatti
  6. Gianfranco Gambesi
  7. Emmanuel Gozzi
  8. Chiara Tuliozi

Questi membri porteranno un bagaglio di esperienze e visioni strategiche per affrontare le sfide future.

Un aspetto centrale del piano strategico del Consorzio consiste nella brandizzazione della denominazione Garda Doc. Negli ultimi sette anni, il Consorzio ha lavorato attivamente per posizionare i vini del Garda tra le denominazioni di riferimento nel panorama vitivinicolo italiano. Questo impegno si riflette nel progetto di costruzione dell’immagine coordinata del brand, che continuerà a essere uno dei pilastri della strategia nei prossimi anni.

Il valore della brandizzazione

La brandizzazione non è solo un’operazione di marketing, ma rappresenta un vero e proprio racconto del territorio, della sua storia e della sua cultura. Il Consorzio intende costruire un’immagine solida e coerente dei vini del Garda attraverso attività di storytelling, marketing strategico e comunicazione territoriale. “Continueremo nel progetto di promozione del nostro territorio attraverso strategie mirate, nuove opportunità commerciali e un dialogo costante con il mercato,” ha concluso Verzini, evidenziando l’importanza di un dialogo aperto con i produttori e i consumatori.

La denominazione Garda Doc si distingue per la varietà dei suoi vini, che spaziano dai bianchi freschi e aromatici ai rossi corposi e strutturati, tutti caratterizzati da un legame profondo con il territorio. La qualità dei vini è supportata da un clima favorevole, con influenze mediterranee, e da un terreno ricco di minerali, che conferisce ai vini del Garda un carattere unico.

In questo contesto, il Consorzio si impegna a rafforzare l’identità e la riconoscibilità della denominazione, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. L’obiettivo è quello di accrescere la visibilità dei vini del Garda, facendo emergere le loro caratteristiche distintive e la loro storia. La promozione avverrà attraverso eventi, degustazioni e collaborazioni con ristoranti e sommelier, fondamentali per far conoscere e apprezzare i vini del Garda.

Inoltre, il Consorzio prevede di intensificare le attività di formazione per i produttori, al fine di garantire che la qualità rimanga sempre al centro della produzione vinicola. Attraverso workshop e corsi, i produttori saranno in grado di apprendere le migliori pratiche e le innovazioni del settore, contribuendo così a mantenere elevati standard di qualità.

Il nuovo Consiglio di amministrazione, sotto la guida di Fiorini, si trova quindi di fronte a una sfida stimolante: quella di continuare a valorizzare un patrimonio vinicolo che è non solo un simbolo di qualità, ma anche di cultura e tradizione. Con un approccio strategico e orientato al futuro, il Consorzio Garda Doc si prepara a scrivere il prossimo capitolo della sua storia, mantenendo sempre al centro l’amore per il territorio e per i vini che lo rappresentano.

Redazione Vinamundi

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