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Oltrepò Pavese: nuove regole e statuto per un futuro migliore

L’Oltrepò Pavese, celebre per la sua tradizione vinicola, sta attraversando un periodo di significativa trasformazione. Recentemente, l’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese ha approvato un nuovo statuto e modifiche al disciplinare della Docg, segnando un cambio di direzione e ponendo le basi per un rilancio autentico del territorio. Francesca Seralvo, presidente del Consorzio, ha descritto queste innovazioni come “rivoluzionarie”, sottolineando l’importanza di dare maggiore voce ai piccoli produttori e di rafforzare l’identità del metodo classico locale.

Nuovo statuto e rappresentanza dei piccoli produttori

Il nuovo statuto, approvato con oltre il 98% dei voti, affronta una criticità storica del sistema di rappresentanza nei consorzi di tutela italiani. Le piccole aziende vinicole, pur essendo numericamente predominanti, spesso faticano a far sentire la propria voce a causa dell’influenza delle aziende più grandi. Per affrontare questa disparità, è stato introdotto un sistema di voto che prevede:

  1. Un numero minimo di voti (10) per ciascun socio, indipendentemente dalla capacità produttiva.
  2. Un moltiplicatore del 25% per le aziende che gestiscono tutte le fasi della produzione.

Queste modifiche mirano a decuplare il peso dei piccoli produttori, rendendoli protagonisti delle decisioni consortili e garantendo una rappresentanza più equa.

Riforme del disciplinare e qualità del metodo classico

Parallelamente, l’assemblea ha approvato un nuovo disciplinare per il Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg, con oltre il 93% di approvazioni. Tra le novità più significative, spicca l’introduzione del nome “Classese”, un marchio storico che conferisce un’identità distintiva al metodo classico dell’Oltrepò. Questa scelta faciliterà politiche di promozione più efficaci a livello nazionale e internazionale.

Le modifiche al disciplinare includono:

  • Raccolta delle uve a mano e in cassette.
  • Parametri qualitativi stringenti per acidità e affinamento minimo.

Queste misure garantiscono un livello di eccellenza assoluta per i vini con la denominazione Classese, offrendo ai consumatori una garanzia di qualità.

Valorizzazione del patrimonio vitivinicolo

Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’introduzione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA), che daranno visibilità alle aree più vocate della regione. Questa iniziativa è cruciale per la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo locale e per differenziare ulteriormente i prodotti sul mercato.

La collaborazione tra il Consorzio e il Distretto del Vino dell’Oltrepò Pavese è stata fondamentale per il successo di queste riforme. Fabiano Giorgi, presidente del Distretto, ha evidenziato l’importanza di unire le forze per promuovere il marchio Classese e garantire un futuro prospero alla vitivinicoltura dell’Oltrepò.

In conclusione, le modifiche statutarie e disciplinari rappresentano un’opportunità storica per l’Oltrepò Pavese. La valorizzazione dei piccoli produttori e l’adozione di elevati standard qualitativi possono rafforzare la posizione della regione nel panorama vinicolo nazionale e internazionale. Con un impegno collettivo e una visione chiara, l’Oltrepò Pavese si appresta a intraprendere un nuovo capitolo della sua storia vitivinicola, puntando su qualità, trasparenza e valorizzazione del territorio.

Redazione Vinamundi

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