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Nuovo corso per il Consorzio Vini Valle d’Aosta: Bovard assume la presidenza

Il Consorzio Vini Valle d’Aosta ha recentemente intrapreso un percorso di rinnovamento che segna una svolta generazionale nella gestione delle sue attività. In un contesto in cui innovazione e tradizione si intrecciano, i vignerons locali hanno scelto un nuovo consiglio di amministrazione, prevalentemente composto da giovani imprenditori del settore vinicolo. La presidenza è ora affidata a Nicolas Bovard, 29enne titolare della Cave Mont Blanc, che subentra a Vincent Grosjean, figura storica del consorzio.

un consiglio giovane e dinamico

Il nuovo vicepresidente è André Gerbore (Cave des Onzes Communes), nato nel 1989, rappresentando una generazione di vignerons pronta a valorizzare il patrimonio vitivinicolo della regione. Il consiglio direttivo include anche nomi di spicco come:

  1. Matteo Barmaz (Di Barrò)
  2. Elio Chatrian (Crotta di Vegneron)
  3. Hervé Grosjean (Grosjean Vins)
  4. Vincent Grosjean (Soc. Agricola Les Ecules)
  5. Marco Martin (Lo Triolet)
  6. Patrick Ronzani (Institut Agricole Régional)
  7. Luciano Zoppo Ronzero (Pianta Grossa)

Questa composizione eterogenea e giovane rappresenta un cambio di passo significativo, volto a rispondere alle sfide contemporanee del mercato vinicolo e a valorizzare l’identità unica dei vini della Valle d’Aosta.

obiettivi del nuovo direttivo

Uno degli obiettivi primari del nuovo consiglio è definire e rafforzare l’identità della denominazione Vallée d’Aoste Doc. Questo è cruciale per la promozione e la tutela dei vini locali, che riflettono il terroir della regione e la cultura vinicola valdostana. Il nuovo direttivo si impegnerà a vigilare sul corretto utilizzo della denominazione, garantendo che i vini prodotti sotto l’etichetta Vallée d’Aoste rispettino standard di qualità elevati.

Inoltre, il Consorzio ha in programma di collaborare con enti di ricerca per incentivare lo sviluppo della viticoltura di montagna. Le particolari caratteristiche geografiche e climatiche della Valle d’Aosta offrono opportunità uniche per la produzione di vini di alta qualità, ma comportano anche sfide, come la gestione delle risorse idriche e la protezione dei vigneti dalle intemperie.

valorizzazione e promozione dei vini valdostani

Un altro punto chiave del programma del nuovo direttivo è la valorizzazione della Denominazione d’Origine Controllata sul territorio regionale e oltre i confini. È fondamentale che i vini valdostani siano conosciuti anche al di fuori della regione. Per questo, il Consorzio intende implementare strategie di marketing e comunicazione per attrarre l’attenzione di enoturisti e appassionati di vino. Le fiere e gli eventi di settore, come il Vinitaly, rappresentano occasioni imperdibili per far conoscere le peculiarità dei vini valdostani e per stabilire contatti con operatori del settore.

La storia del Consorzio Vini Valle d’Aosta è relativamente recente, essendo stato costituito formalmente nel marzo 2022. Tuttavia, il suo operato si basa su anni di lavoro da parte di Vival (Associazione Viticoltori Valdostani), che ha svolto un ruolo fondamentale nella promozione e tutela dei vini Doc della regione. Con l’integrazione delle 48 aziende associate, il Consorzio rappresenta oggi circa il 97% della produzione di vino Doc della Valle d’Aosta, con circa 1,8 milioni di bottiglie prodotte ogni anno.

Nicolas Bovard ha espresso la sua gratitudine al presidente uscente Vincent Grosjean e agli altri membri del consiglio, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per costruire un futuro solido per la viticoltura valdostana. La determinazione e la freschezza portate dal nuovo consiglio possono rappresentare il motore di un rinascimento per la viticoltura valdostana, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, all’innovazione e al rispetto delle tradizioni locali.

Redazione Vinamundi

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