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Nuovo CDA per la Cantina di Venosa: l’ingresso di due produttrici segna un cambiamento storico

La Cantina di Venosa, che si distingue come la più importante cantina cooperativa della Basilicata, ha recentemente rinnovato il proprio consiglio di amministrazione, segnando un passo significativo verso l’innovazione e l’evoluzione. Con 350 soci e ben 800 ettari di vigneti, questa storica cantina è un pilastro per l’economia locale e per la promozione della viticoltura di alta qualità in Italia.

Riconferma del presidente e nuove entrate nel CDA

Il presidente Francesco Perillo è stato riconfermato per il quinto mandato consecutivo, un chiaro segno di fiducia da parte della comunità di soci. Durante la sua rielezione, Perillo ha dichiarato: “Ringrazio i soci di aver riconfermato, per il quinto mandato, il mio incarico di presidente, responsabilità che intendo onorare con tutto l’impegno possibile.” Queste parole evidenziano la sua dedizione e i risultati tangibili ottenuti negli ultimi anni, sia in termini di crescita che di visibilità nel panorama vinicolo nazionale.

Una delle novità più significative di questo nuovo CDA è l’ingresso di due socie, Donata Girardi e Liliana Sileo. Entrambe produttrici di vino, il loro ingresso rappresenta un passo importante verso una maggiore inclusione e diversità all’interno della governance della cantina. Il consiglio è ora composto da figure esperte e qualificate, tra cui:

  1. Pio Domenico Briscese
  2. Rocco Cancellara
  3. Emanuele Gammone
  4. Carmine Manieri
  5. Vincenzo Murante
  6. Rocco Pellegrino

Questa nuova composizione sottolinea l’impegno della Cantina di Venosa nel valorizzare il contributo delle donne nel settore vitivinicolo, un tema sempre più rilevante in un’industria tradizionalmente dominata dagli uomini.

Innovazione e sostenibilità nella produzione vinicola

La Cantina di Venosa non si limita a produrre vini di alta qualità, ma si distingue anche per il suo approccio innovativo e sostenibile. In un contesto in cui la sostenibilità è diventata una priorità globale, la cantina ha avviato nuovi progetti per garantire un futuro più sostenibile per la viticoltura. Tra queste iniziative, spicca l’implementazione di un sistema satellitare per il monitoraggio dei vigneti, che permetterà di:

  1. Ottimizzare le pratiche agricole
  2. Ridurre l’impatto ambientale

Inoltre, la cantina ha sperimentato l’affinamento dei vini sul fondo del mare, un metodo che può conferire caratteristiche uniche ai prodotti finali.

I vini di punta e il futuro della cantina

Il territorio del Vulture, con il suo suolo vulcanico e il microclima favorevole, è il cuore pulsante della produzione vinicola della Cantina di Venosa, che attesta una produzione annuale di circa due milioni di bottiglie. Tra i prodotti di punta, il Carato Venusio Superiore, un Aglianico del Vulture DOCG, si distingue per il suo carattere e la sua struttura. Altri vini di rilievo includono:

  • Matematico: un rosso delle migliori vendemmie, ottenuto da un taglio bordolese di uve Merlot e Aglianico, affinato per sei mesi in barrique francese.
  • Vini bianchi da uve Malvasia di Basilicata
  • Rosato da Aglianico in purezza
  • Bollicine prodotte con il metodo classico e il metodo Charmat

Il presidente Perillo ha sottolineato che, nonostante i successi già ottenuti, il progetto di alta qualità della Cantina di Venosa è sempre più ambizioso. “Abbiamo raggiunto molti obiettivi che ci eravamo posti – ha affermato – ma il nostro progetto di alta qualità continua sempre più ambizioso.” La nuova cantina, attualmente in costruzione, rappresenterà un importante hub per la produzione e la promozione dei vini lucani.

In vista del prossimo Vinitaly, che si terrà ad aprile a Verona, Perillo ha annunciato che non mancheranno novità enologiche. Questo evento è un’opportunità unica per la Cantina di Venosa per presentare le proprie novità agli appassionati e agli esperti del settore, fondamentale per far conoscere i propri prodotti e stabilire nuove collaborazioni.

La Cantina di Venosa sta quindi scrivendo un nuovo capitolo della sua storia, caratterizzato da innovazione, sostenibilità e inclusione. Con un consiglio di amministrazione rinnovato e un chiaro obiettivo di crescita, la cantina è pronta ad affrontare le sfide future e a consolidare la propria posizione nel panorama vinicolo nazionale, promuovendo al contempo il patrimonio unico della Basilicata e del Vulture.

Redazione Vinamundi

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