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Nuove energie per il Consorzio Vini Valle d’Aosta: ecco il cambio di direttivo

La Valle d’Aosta, celebre per i suoi paesaggi montuosi e per una cultura vitivinicola distintiva, sta vivendo un’importante fase di rinnovamento all’interno del suo Consorzio Vini. Questa piccola regione alpina, con vigneti che si estendono fino a 1.200 metri di altitudine, offre una sfida unica per la viticoltura, ma anche l’opportunità di produrre vini di alta qualità, apprezzati sia a livello locale che oltre i confini regionali.

Un cambio generazionale nel consorzio

L’elezione di Nicolas Bovard, classe 1996 e rappresentante della Cave Mont Blanc, come nuovo Presidente del Consorzio, rappresenta una netta svolta generazionale. Insieme a lui, il Vicepresidente André Gerbore, classe 1989 della Cave des Onzes Communes, porta una ventata di freschezza e innovazione, dimostrando la crescente fiducia nel potenziale dei giovani nel settore vitivinicolo valdostano.

Il nuovo consiglio direttivo è composto da professionisti esperti e appassionati, tra cui:

  1. Hervé Grosjean (Grosjean Vins)
  2. Patrick Ronzani (Institut Agricole Régional)
  3. Matteo Barmaz (Di Barrò)
  4. Elio Chatrian (Crotta di Vegneron)
  5. Luciano Zoppo Ronzero (Pianta Grossa)
  6. Vincent Grosjean (Soc. Agricola Les Ecules)
  7. Marco Martin (Lo Triolet)

Ognuno di loro porta con sé una ricca esperienza nel campo della viticoltura e rappresenta una parte fondamentale della storia vinicola valdostana.

Sfide e obiettivi del nuovo direttivo

Il nuovo direttivo si trova ad affrontare molteplici e complesse sfide. Una delle priorità è definire e rafforzare l’identità della denominazione Vallée d’Aoste DOC. Questo obiettivo non si limita a promuovere i vini locali, ma richiede anche una vigilanza attenta sul corretto utilizzo della denominazione d’origine, garantendo che i vini prodotti nella regione mantengano standard di qualità elevati e autentici.

In un contesto vitivinicolo sempre più competitivo, è cruciale per il Consorzio collaborare attivamente con enti di ricerca per sviluppare tecniche innovative che supportino la viticoltura di montagna. La Valle d’Aosta, con il suo microclima unico, presenta sfide legate alla gestione dei vigneti in alta quota, dove le condizioni climatiche possono variare drasticamente. La ricerca e l’innovazione sono quindi fondamentali per garantire che i produttori locali possano continuare a produrre vini di qualità, sostenibili e competitivi.

Collaborazione e valorizzazione della DOC

Un altro aspetto fondamentale dell’operato del nuovo consiglio sarà la stretta collaborazione con l’amministrazione regionale, mirata alla valorizzazione della DOC. Questo non solo contribuirà a promuovere il vino valdostano all’interno della regione, ma si estenderà anche a una campagna di marketing e comunicazione per far conoscere i prodotti valdostani su scala nazionale e internazionale. La promozione della cultura vitivinicola e dei prodotti tipici locali è essenziale per attrarre turisti e appassionati del settore, creando un circolo virtuoso di crescita economica e culturale.

Il nuovo direttivo ha espresso sincera gratitudine al Presidente uscente Vincent Grosjean, insieme a Giulio Corti, Alessandro Jans ed Ermes Pavese, per l’impegno e la dedizione dimostrati nel corso del loro mandato. Questo riconoscimento sottolinea il valore del lavoro svolto in precedenza e l’importanza della continuità e della collaborazione all’interno del settore vitivinicolo valdostano.

La Valle d’Aosta ha sempre avuto una tradizione vinicola ricca e variegata, con vitigni autoctoni come il Petit Rouge, il Fumin e il Blanc de Morgex, che rappresentano l’essenza di questa terra. I vignerons valdostani sono custodi di tecniche tradizionali che si tramandano di generazione in generazione, e ora, con l’innesto di nuove idee e approcci, c’è un’opportunità unica per innovare senza perdere di vista le radici.

L’incontro tra tradizione e innovazione sarà cruciale per il futuro della viticoltura in Valle d’Aosta. I giovani viticoltori, come quelli recentemente eletti nel nuovo consiglio, portano non solo nuove idee, ma anche un forte senso di responsabilità verso il territorio. L’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla qualità dei prodotti è più che mai attuale e necessaria in un mondo che cambia rapidamente.

In questo nuovo capitolo, il Consorzio Vini Valle d’Aosta si propone di unire le forze di tutti i vignerons, incoraggiando la partecipazione e la collaborazione. Solo così sarà possibile costruire un futuro solido e promettente per la viticoltura valdostana, un settore che, con il suo amore per il territorio e la sua passione per il vino, ha la capacità di raccontare storie autentiche e affascinanti. La sfida è grande, ma le potenzialità sono immense, e ora più che mai è il momento di agire, rimanendo uniti e determinati nel perseguire l’eccellenza.

Redazione Vinamundi

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