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Mormoraia: un’esperienza indimenticabile che segna il cuore

La manifestazione Vernaccia di San Gimignano Wine Fest, con il titolo evocativo “Regina Ribelle”, non è stata semplicemente un evento di degustazione, ma un’opportunità unica per immergersi nel mondo della viticoltura. Questo evento ha permesso ai partecipanti di entrare in contatto diretto con i produttori, visitare le loro cantine e scoprire la passione che anima il loro lavoro quotidiano. In questo contesto, la visita all’azienda agricola Mormoraia si è rivelata un’esperienza intensa e memorabile.

Ad accogliermi, tre figure emblematiche di Mormoraia: Massimo, il “factotum” che gestisce ogni aspetto operativo; Mirco, il giovane enologo esperto del territorio della DOCG San Gimignano; e Marco, il responsabile commerciale e stratega di marketing. Questi professionisti hanno saputo trasmettere non solo la storia e la filosofia aziendale, ma anche il forte legame tra la terra e i vini che producono.

Un’azienda biologica dal 2013

Mormoraia è stata certificata biologica nel 2013, un passo significativo verso la sostenibilità e la qualità. L’azienda si estende su 100 ettari, di cui 40 dedicati a vigneti, con particolare attenzione alla produzione di Vernaccia, un vitigno autoctono che rappresenta il cuore della tradizione vitivinicola di San Gimignano. Con una produzione annuale di circa 120.000 bottiglie, Mormoraia ha trovato un equilibrio tra quantità e qualità, mantenendo alta l’attenzione sulla cura dei dettagli.

Un viaggio nella storia

La storia di Mormoraia è affascinante e affonda le radici in un antico convento circondato da vigneti e oliveti. Pino Passoni e sua moglie Franca hanno acquistato questa storica proprietà con il sogno di riportarla al suo antico splendore. Nel 1990, i lavori di ristrutturazione hanno avuto inizio, e nel 2012, il figlio Alessandro Passoni, a soli 23 anni, è diventato il responsabile dell’azienda, continuando l’eredità familiare e ampliando l’offerta ricettiva e produttiva.

La cantina, parte della struttura ristrutturata, è un luogo incantevole dove le uve vengono trasformate in vino attraverso tecniche moderne. Il controllo computerizzato delle temperature durante la vinificazione garantisce l’eccellenza del prodotto finale, un aspetto distintivo di Mormoraia.

Innovazione e tradizione

Il successo del marchio Mormoraia ha alimentato un continuo processo di rinnovamento. Le tecniche di vinificazione sono sempre più moderne, con un’attenzione particolare all’invecchiamento in botti e barriques di rovere francese. Questo approccio consente di preservare le tradizioni vinicole, integrando innovazioni che migliorano la qualità del vino.

Durante la mia visita, ho avuto l’opportunità di assaporare alcuni dei vini di Mormoraia, ognuno con una propria personalità e carattere distintivo. Ecco alcuni dei vini assaggiati:

  1. Suavia, Vernaccia 2024: fresco e aromatico, con un percorso in acciaio inox, punteggio 89/100.
  2. Ostreа, selezione 2023: affinato per sei mesi in botti da 25 hl, anch’esso votato 89/100.
  3. Antalis, Riserva 2022: elegante, con affinamento in barriques e botti grandi, punteggio 90/100.
  4. Antalis, Riserva 2021: un altro esempio di eccellenza, punteggio 90/100.
  5. Antalis, Riserva 2018: un capolavoro con un punteggio di 92/100.
  6. Opus, Vernaccia 2021: un progetto innovativo con sei mesi di macerazione in cocciopesto.
  7. Yulus, Syrah 2019: robusto e complesso, valutato 90/100.

Un paesaggio mozzafiato

Mormoraia non è solo un’azienda vinicola, ma si trova in una location di straordinaria bellezza, immersa in un paesaggio che è un vero e proprio dipinto della campagna toscana. Le colline che circondano la cantina offrono uno spettacolo naturale che contribuisce a rendere l’esperienza di visita ancora più memorabile. La dedizione e l’impegno del team di Mormoraia si riflettono non solo nei vini, ma anche nella cura del territorio e nella preservazione dell’ambiente circostante.

La visita a Mormoraia è stata un’esperienza che ha toccato il cuore e l’anima, un incontro con persone appassionate e competenti che hanno saputo trasmettere la loro storia, la loro passione per il vino e il loro amore per la terra. Un’esperienza difficile da dimenticare, che invita a tornare per scoprire ulteriormente questo angolo di Toscana e i tesori che ha da offrire.

Redazione Vinamundi

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