Il 10 e l’11 giugno 2025, Montepulciano, uno dei borghi più affascinanti della Toscana e celebre per il suo vino Nobile, ha accolto l’incontro annuale del Gruppo di Contatto tra le associazioni vitivinicole di Francia, Italia e Spagna. Questo evento, di grande importanza strategica per il settore vitivinicolo europeo, ha visto la partecipazione delle principali realtà associative del settore, creando un’occasione di confronto e dialogo con le rispettive amministrazioni nazionali.
Durante l’incontro, le associazioni vitivinicole hanno lanciato un urgente appello all’Unione Europea e ai governi nazionali: è necessario un accordo “zero for zero” sui dazi doganali imposti dagli Stati Uniti. Questo appello si fa sentire in un contesto difficile per il mercato del vino europeo, già colpito da un calo dei consumi globali, da tensioni commerciali con la Cina e da una crescente instabilità geopolitica. I dazi, in particolare, si sono rivelati un ostacolo significativo alle esportazioni di vino europeo, minacciando la competitività di un settore che è non solo un simbolo di qualità e tradizione, ma anche un importante motore economico per molti Paesi.
Le associazioni hanno sottolineato che il futuro del comparto vitivinicolo europeo dipende da tre leve fondamentali:
L’unità e la collaborazione tra i Paesi produttori di vino diventano cruciali per affrontare le sfide globali e garantire la sostenibilità del settore. In particolare, il nuovo pacchetto vino in discussione a Bruxelles è visto come un primo passo, ma non sufficiente, per rispondere alle necessità di un comparto in continua evoluzione.
“Il settore deve disporre di risorse adeguate – hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni – senza le quali non può esistere una politica vitivinicola europea capace di rispondere alle sfide attuali.” Questo richiamo alla necessità di finanziamenti e supporto istituzionale è stato ribadito da diverse associazioni presenti, che hanno evidenziato come il vino non sia solo un prodotto economico, ma anche un patrimonio culturale e sociale che rappresenta una parte fondamentale dell’identità europea.
Un altro punto di preoccupazione emerso durante l’incontro è legato alla prossima riunione ONU sulle malattie non trasmissibili. Le associazioni vitivinicole hanno chiesto all’Unione Europea di vigilare affinché le dichiarazioni politiche non compromettano la sostenibilità economica e sociale del vino. Il vino, infatti, è da sempre parte integrante della cultura alimentare europea e la sua reputazione deve essere difesa da misure che potrebbero limitarne la produzione e la diffusione.
Tra le associazioni partecipanti, si sono distinte per la Francia la FNSEA – Commission Viticole, La Coopération Agricole, Vignerons Indépendants de France, e VINIGP. Per l’Italia, erano presenti l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assoenologi, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini, FIVI e Unione Italiana Vini. Dalla Spagna hanno partecipato AEVE, ASAJA, Cooperativas Agro-Alimentarias de España, CECRV, COAG, FEV, OIVE e UPA. Questo ampio ventaglio di rappresentanti evidenzia l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide globali.
Il messaggio comune lanciato dal cuore della Toscana è chiaro: il vino europeo ha bisogno di una politica forte che possa garantire visione internazionale e risorse certe. L’unità e il dialogo tra i Paesi produttori non sono solo auspicabili, ma diventano essenziali per difendere un settore che rappresenta un asset economico significativo e un elemento cruciale dell’identità culturale del continente.
In un momento in cui le sfide globali sembrano aumentare, la cooperazione tra le diverse nazioni vinicole non è mai stata così fondamentale. La capacità di dialogo e di negoziazione con le istituzioni europee e internazionali sarà determinante per il futuro del settore vitivinicolo. Le associazioni hanno sottolineato l’importanza di lavorare insieme per costruire un futuro sostenibile, dove il vino europeo possa continuare a brillare nei mercati internazionali e a contribuire alla ricchezza culturale e economica dell’Europa.
La storicità e la tradizione vitivinicola di Montepulciano non sono solo un vanto locale, ma un simbolo della cultura vinicola europea. La speranza è che, attraverso il dialogo e la collaborazione, si possa raggiungere un futuro prospero per questo settore, mantenendo viva la tradizione e l’innovazione che caratterizzano il vino europeo.
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