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Mezzo milione di bottiglie: il successo del Moscato Canelli sorprende tutti

Il Moscato Canelli è una delle denominazioni emergenti del panorama vitivinicolo italiano, che ha visto una crescita straordinaria negli ultimi anni. Dal 2017, il numero di bottiglie prodotte è passato da 95.000 a oltre 410.000, segnando un incremento del 90%. Questo trend positivo riflette un crescente interesse e apprezzamento nei confronti di questa sottozona del Moscato d’Asti DOCG, che si estende attraverso 23 comuni del Sud Astigiano e della Langa piemontese.

Gianmario Cerutti, presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli, ha affermato che il raggiungimento di 500.000 bottiglie nel 2018 è un obiettivo quasi certo, con prospettive di crescita che potrebbero portare la produzione fino a un milione di bottiglie nei prossimi anni. Cerutti ha dichiarato: “Le aziende che producono Canelli sono sempre più convinte e scommettono su un progetto serio per il futuro.” Questo è un chiaro indicativo di come il Moscato Canelli stia conquistando una propria identità distintiva, unendo sempre più produttori.

Crescita e sviluppo della denominazione

Nel 2018, la superficie vitata dedicata al Moscato Canelli è rimasta tra gli 80 e i 100 ettari, nonostante un lieve calo dovuto alla scarsità produttiva del 2017. Le stime parlano di una produzione di circa 5-6.000 ettolitri, traducibili in più di mezzo milione di bottiglie. Le aziende stanno investendo nel potenziamento delle proprie attività, e la crescita degli ultimi anni è attribuibile all’ingresso di nuovi produttori di rilevanza nella denominazione. Attualmente, 17 aziende fanno parte dell’associazione, ma si prevede che il numero superi le venti entro la fine dell’anno.

Tra le nuove adesioni recenti, si segnalano:

  1. Cà d Gal di Santo Stefano Belbo
  2. Mario Torelli di Bubbio (2016)
  3. Il Falchetto di Santo Stefano Belbo (2017)

Nel 2018, si sono registrate ulteriori richieste di adesione da parte di tre aziende, segno di un interesse crescente verso questa sottozona. La zona ha una forte vocazione per la coltivazione dell’uva Moscato bianco, e il suo riconoscimento come “core zone” UNESCO, tutelata come Patrimonio dell’Umanità, rappresenta un ulteriore stimolo per i produttori locali.

Un mercato in espansione

Il Moscato d’Asti Canelli è una denominazione relativamente giovane, con la prima vendemmia avvenuta nel 2011. Nonostante la sua novità, il mercato estero ha già mostrato un forte interesse: circa il 50% della produzione viene esportato. Le uve vengono spesso coltivate in vigneti chiamati “surì”, caratterizzati da pendenze elevate e da un’esposizione solare ottimale, che richiedono tecniche di coltivazione manuali e rispettose dell’ambiente.

Un evento di grande richiamo per il Moscato Canelli è la Notte Dolce, che quest’anno si terrà sabato 7 luglio. Giunta alla sua quinta edizione, la manifestazione “Il Canelli e i colori del vino” è organizzata dall’Associazione Produttori Moscato Canelli in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, il Comune e la Pro Loco Antico Borgo Villanuova. Quest’anno, il ristorante stellato ospite sarà I Caffi di Acqui Terme.

La Notte Dolce offre ai partecipanti un percorso enogastronomico a “stazioni” che si snoda lungo la Sternia, il cuore antico di Canelli. La serata inizia alle 19:00 e prevede undici tappe, ognuna delle quali propone un abbinamento tra un vino e un piatto tipico, con un focus particolare sul Moscato Canelli. Prenotando entro il 4 luglio sul sito ufficiale, i partecipanti riceveranno una degustazione e un braccialetto personalizzato.

Il percorso inizia nel cortile dell’Enoteca Regionale di Canelli, dove i visitatori possono acquistare il bicchiere per la degustazione e le “sternie”, le monete valide per gli acquisti durante la serata. Si prosegue poi con una serie di tappe che includono piatti come:

  • Insalatina di gallina cotta nel Moscato Canelli
  • Carpionata monferrina
  • Ravioli al plin burro e salvia

Tutti i piatti sono accompagnati da vini locali e preparati da ristoranti di prestigio.

La manifestazione non si limita solo ai piaceri del palato, ma include anche intrattenimento musicale dal vivo. I partecipanti potranno ascoltare diverse band e artisti locali lungo il percorso, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente.

Con l’obiettivo di promuovere non solo i vini, ma anche la cultura e le tradizioni locali, la Notte Dolce rappresenta un’importante opportunità per valorizzare il Moscato Canelli e il territorio circostante, contribuendo a cementare la reputazione di questa giovane denominazione. La passione e l’impegno dei produttori locali, uniti a eventi di richiamo come questo, sono destinati a rendere il Moscato Canelli un protagonista sempre più riconosciuto nel panorama vitivinicolo internazionale.

Redazione Vinamundi

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