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Matteo Zoppas (ICE) svela le implicazioni dei dazi USA per l’industria italiana

Il recente intervento di Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia ICE, a Vinitaly 2025 ha messo in luce la questione dei dazi statunitensi sul vino italiano, un tema di grande attualità e rilevanza per il settore vinicolo. Zoppas ha esortato a mantenere la calma di fronte a queste sfide, affermando che «i dazi preoccupano, ma non devono generare panico». La sua analisi invita a una lettura razionale del contesto e a un’azione coordinata, sottolineando l’importanza di affrontare la situazione con serenità e strategia.

Dazi USA: un clima di incertezza

L’introduzione dei nuovi dazi ha generato un periodo di confusione nel mercato, caratterizzato da due fenomeni opposti: una frenesia di acquisti da parte degli operatori americani e un rallentamento negli ordini a causa dell’incertezza sulle modalità di applicazione delle tariffe. Zoppas ha evidenziato che, ora che il quadro normativo è più chiaro, gli ordini stanno riprendendo. Tuttavia, ha avvertito che «l’attenzione deve rimanere alta», perché l’impatto reale dei dazi si potrà valutare solo attraverso l’analisi dell’elasticità tra domanda e prezzo finale.

ICE al fianco delle imprese vitivinicole

L’Agenzia ICE sta svolgendo un ruolo cruciale nel supportare le imprese vitivinicole italiane, spesso in difficoltà per l’applicazione dei dazi. Per fornire chiarimenti, ICE ha pubblicato una Nota di primo orientamento sul proprio sito, che include informazioni su:

  1. Le categorie di prodotti a cui si applicano i dazi.
  2. La gestione delle merci in transito.
  3. I riferimenti normativi ufficiali.

Zoppas ha confermato che l’agenzia è attivamente impegnata nella creazione di strumenti pratici per assistere le aziende italiane nel navigare le complessità del contesto internazionale.

Collaborazione con il Governo Italiano

Un aspetto fondamentale del messaggio di Zoppas è la strategia coordinata con il Governo italiano. Ha sottolineato l’importanza di una squadra di lavoro competente, citando figure chiave come la Premier Giorgia Meloni, il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il Ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, e il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Questa collaborazione è essenziale per affrontare le sfide poste dai dazi e per sostenere il settore vitivinicolo italiano.

L’export vinicolo: diversificazione e promozione

Zoppas ha anche enfatizzato l’importanza di potenziare l’export vinicolo italiano attraverso iniziative mirate su mercati emergenti. L’Agenzia ICE sta lavorando attivamente su diversi fronti, partecipando a eventi e fiere strategiche come:

  1. Vinitaly Cina, Brasile e Balcani.
  2. Wine to Asia e Wine Vision.
  3. Vinitaly Chicago, che è diventata la più grande fiera del vino italiano negli Stati Uniti.

Particolarmente significativo è il progetto Wine Vision Open Balkans, che ha portato a un incremento delle vendite di vino italiano nei Balcani del 50% in soli tre anni. Queste iniziative dimostrano l’impegno di ICE nel rafforzare la presenza del vino italiano a livello globale.

Tra dazi e nuove sfide: pragmatismo e visione

Il messaggio di Zoppas a Vinitaly 2025 è chiaro: la gestione dei dazi deve essere affrontata con pragmatismo e una visione strategica a lungo termine. È fondamentale investire in formazione, comunicazione chiara e promozione internazionale per mantenere la competitività del vino italiano sui mercati globali. L’Italia ha tutte le risorse necessarie per continuare a essere un protagonista indiscusso nel panorama internazionale del vino, affrontando le sfide future con determinazione e lungimiranza.

Redazione Vinamundi

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