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Marzia Varvaglione fa la storia: è la prima donna presidente del Ceev, il sindacato europeo del vino

Il mondo del vino europeo ha appena vissuto un momento storico con l’elezione di Marzia Varvaglione come nuova presidente del Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins). A soli 35 anni, Marzia diventa la prima donna a ricoprire questo prestigioso incarico, un traguardo non solo per lei, ma per tutto il settore vitivinicolo. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea del 20 marzo, e Varvaglione succede allo spagnolo Mauricio Gonzalez-Gordon, portando con sé una visione fresca e dinamica per affrontare le sfide future del comparto.

Marzia Varvaglione rappresenterà l’Unione Italiana Vini (Uiv) all’interno di un consiglio direttivo che include figure di spicco del panorama vinicolo europeo, come Piero Mastroberardino per la Federvini e Pedro Pereira Gonçalves di Acibev, Portogallo, in qualità di vice presidente. Il nuovo board è completato da Jérôme Perchet (Ffva, Francia) come tesoriere e altri membri provenienti da diverse associazioni vinicole europee, sottolineando l’importanza della rappresentatività e della collaborazione tra le diverse nazioni.

Un’elezione significativa in un tempo di sfide

Nel suo discorso di insediamento, Varvaglione ha messo in evidenza le difficoltà che il settore sta affrontando. “Mentre stiamo vivendo uno dei periodi più sfidanti degli ultimi decenni – ha dichiarato – è fondamentale che il settore vitivinicolo rimanga unito”. Queste parole risuonano come un appello alla coesione e alla solidarietà in un momento in cui le imprese affrontano sfide senza precedenti, tra cui:

  1. L’instabilità economica globale
  2. I cambiamenti climatici
  3. La necessità di innovazione

Il suo programma per il triennio inizierà con la difesa del vino e della sua competitività, ponendo l’accento sulla necessità di adottare strategie per invertire il trend dei consumi, specialmente tra i giovani. La promozione del vino come prodotto culturale e la valorizzazione delle tradizioni vinicole europee saranno al centro della sua agenda, insieme al supporto per il ricambio generazionale nel settore.

Chi è Marzia Varvaglione?

Marzia Varvaglione è una figura emergente nel panorama vitivinicolo italiano. Laureata in Economia Aziendale all’Università Cattolica di Milano, ha arricchito il suo percorso formativo con esperienze internazionali a Lugano, Losanna e Londra, oltre a un diploma WSET Level 3 in wines. Dal 2013, lavora attivamente nell’azienda di famiglia, Varvaglione 1921, situata a Leporano, in provincia di Taranto. L’azienda, che oggi esporta oltre 5 milioni di bottiglie in più di 70 Paesi, è stata premiata da importanti riviste del settore come Wine Spectator e Gambero Rosso, consolidando la sua reputazione a livello internazionale.

Marzia, insieme ai suoi fratelli Angelo e Francesca, rappresenta la quarta generazione della famiglia Varvaglione, portando avanti una tradizione con radici profonde nel territorio pugliese. La sua esperienza nell’azienda di famiglia le conferisce una prospettiva unica sulle dinamiche del mercato vitivinicolo e sulle sfide quotidiane delle aziende.

La reazione del settore

La nomina di Marzia Varvaglione ha suscitato reazioni positive in tutto il settore. Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Uiv, ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che a ricoprire questa carica sia una donna giovane e competente, sottolineando come ciò rappresenti un segnale di dinamismo e reattività per un comparto in continua evoluzione. “Siamo fieri che a riportare questa carica all’Italia sia la competenza non solo della prima presidente donna, ma anche della persona più giovane a ricoprire questo ruolo”, ha dichiarato Frescobaldi, evidenziando la necessità di un approccio innovativo e orientato al futuro.

Il Ceev, che riunisce circa 7.000 imprese vitivinicole, principalmente PMI, è una voce fondamentale nel panorama europeo, rappresentando la maggior parte dei vini di qualità prodotti e commercializzati in Europa. Con oltre il 90% delle esportazioni di vino europee, il Ceev gioca un ruolo cruciale nella promozione e protezione del patrimonio vitivinicolo europeo.

In questo contesto, il segretario generale Ignacio Sánchez Recarte ha annunciato anche l’ingresso di un nuovo associato, l’European Vinegar Association, presieduta da Valery Brabant, che rappresenta i produttori di aceto europei. Questa integrazione è particolarmente significativa, poiché sottolinea l’importanza di una rappresentanza ampia e diversificata all’interno del Ceev, creando sinergie tra i vari segmenti del settore alimentare e bevande.

La sfida di Marzia Varvaglione e del suo team sarà quindi quella di mantenere unita la comunità vitivinicola europea, affrontando le difficoltà con un approccio collaborativo e innovativo. La sua leadership rappresenta una nuova era per il Ceev, ricca di opportunità per rafforzare la competitività del vino europeo nel mercato globale.

Redazione Vinamundi

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