L’industria del vino si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, e la cantina Arnaldo Caprai, situata nel cuore dell’Umbria, rappresenta un esempio di come affrontare queste difficoltà con innovazione e creatività. Marco Caprai, il fondatore, ha saputo trasformare la sua azienda in un’icona del Sagrantino di Montefalco, un vitigno autoctono che, nonostante le sue potenzialità, deve confrontarsi con una concorrenza agguerrita a livello internazionale. Negli ultimi dieci anni, la collaborazione con Michel Rolland, uno dei più influenti enologi al mondo, ha rivoluzionato la vinificazione del Sagrantino, unendo tradizione e tecniche innovative per creare vini di alta qualità.
La vinificazione integrale è uno dei punti cardine di questa innovazione. Ecco come funziona il processo:
Questo metodo favorisce un’estrazione delicata e continua dei tannini, permettendo di ottenere vini che si distinguono per rotondità, eleganza e setosità, caratterizzati da tannini dolci e un frutto intenso. L’obiettivo di Caprai e Rolland è chiaro: rendere il Sagrantino più accessibile e appetibile per un pubblico internazionale, sempre più orientato verso vini meno strutturati e più leggeri.
La crisi del vino non è solo una questione di mercato, ma riflette anche i cambiamenti nei gusti dei consumatori. Marco Caprai sottolinea come il panorama enologico stia mutando rapidamente, influenzato da una crescente attenzione alla salute e al benessere. I consumatori sono sempre più attenti alle calorie e tendono a scoprire alternative a basso contenuto alcolico, favorendo vini che si adeguano a queste nuove esigenze. Nonostante ciò, Caprai è fiducioso: «Il nostro Sagrantino è una nicchia. Gli appassionati di vino continuano a premiare la qualità e l’innovazione».
La cantina Arnaldo Caprai non si limita a produrre Sagrantino. La diversificazione della produzione è un aspetto fondamentale della strategia aziendale. Con circa 100.000 bottiglie di Sagrantino prodotte annualmente, la cantina offre anche altre varietà, per un totale di 800.000 bottiglie. Tra queste spiccano il Rosso di Montefalco e una gamma di vini bianchi, inclusi Grechetto, Sauvignon e Trebbiano Spoletino. Recentemente è stato lanciato il Puntabella, un rosato fermo prodotto con uve Sangiovese e Grenache, rappresentando un ulteriore passo verso l’innovazione.
Inoltre, Marco Caprai e Michel Rolland riconoscono l’importanza di un approccio internazionale. La strategia di esportazione è fondamentale per affrontare le sfide della sovrapproduzione e delle fluttuazioni del mercato, comprese le problematiche legate ai dazi imposti da paesi come gli Stati Uniti. Caprai sottolinea l’importanza di unire le forze tra produttori locali per promuovere il Sagrantino e l’intero territorio umbro all’estero.
La sfida del futuro per Marco Caprai e la sua cantina non è solo quella di produrre vini di alta qualità, ma anche di costruire una reputazione solida e unita per il Sagrantino di Montefalco a livello globale. Con una visione chiara e una strategia innovativa, Caprai dimostra che, anche in tempi di crisi, è possibile rispondere con creatività e determinazione, puntando su ciò che rende veramente speciale un vino: la qualità e la passione per il proprio lavoro.
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