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Made in Italy: la rivoluzione sostenibile che trasforma le vigne

Con oltre 696.000 ettari di vigna e una produzione stimata di 41 milioni di ettolitri nel 2024, il settore vitivinicolo italiano si conferma come una colonna portante dell’economia nazionale. Questo incremento del 7% rispetto all’anno precedente è incoraggiante, ma al tempo stesso evidenzia le sfide crescenti legate alla sostenibilità. Gli eventi climatici estremi, che nell’ultimo anno hanno causato perdite superiori a 1 miliardo di euro, richiedono un’urgente innovazione. In questo contesto, l’innovazione emerge come una leva strategica fondamentale per il futuro del settore.

startup italiane all’avanguardia

Due startup italiane, BeadRoots e Agreen Biosolutions, stanno guidando una rivoluzione nel mondo della viticoltura grazie a soluzioni innovative e sostenibili. Queste aziende, selezionate da FoodSeed, il programma di accelerazione AgriFoodtech della rete nazionale di CDP Venture Capital SGR, offrono risposte concrete alle sfide climatiche e ambientali.

  1. BeadRoots, con sede a Lecce, ha sviluppato polimeri superassorbenti di origine naturale. Questi polimeri migliorano la ritenzione idrica del suolo, rilasciando gradualmente l’acqua alle radici delle viti e limitando l’evaporazione. Grazie a questa tecnologia, i viticoltori possono ridurre il consumo idrico fino al 40%, un vantaggio cruciale in un periodo di crescente siccità. I polimeri di BeadRoots sono completamente biodegradabili e contribuiscono a migliorare la fertilità del suolo.

  2. Agreen Biosolutions, situata a Udine, ha sviluppato OZ.ON, un olio ozonizzato che aumenta del 30% la resistenza delle piante agli stress climatici. Questo prodotto potenzia le difese naturali delle piante contro parassiti e malattie, riducendo fino al 50% l’uso di pesticidi chimici. OZ.ON rappresenta un’alternativa sostenibile per i viticoltori, migliorando la qualità delle uve senza compromettere l’ambiente.

l’importanza dell’innovazione

Alberto Barbari, Regional VP Italy di Eatable Adventures, sottolinea che “la viticoltura italiana è un simbolo della nostra identità e della nostra economia, ma oggi più che mai necessita di innovazione per affrontare le sfide climatiche ed economiche.” La visione di Barbari si allinea con il crescente riconoscimento del ruolo cruciale dell’Open Innovation nel garantire che il vino italiano continui a eccellere nel panorama mondiale.

In un contesto di crescente consapevolezza ambientale, il Made in Italy si trova a un bivio. Le aziende vitivinicole devono mantenere la qualità e la competitività dei loro prodotti in un mercato globale esigente. L’adozione di tecnologie innovative, come quelle proposte da BeadRoots e Agreen Biosolutions, non solo risponde alle sfide immediate, ma offre anche opportunità per posizionare il vino italiano come leader nella sostenibilità.

un cambiamento culturale

Le aziende che investono in pratiche agricole sostenibili non solo ottimizzano le loro operazioni, ma contribuiscono anche a un cambiamento culturale più ampio. I consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale dei loro acquisti e sono disposti a sostenere marchi che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità. In questo senso, il Made in Italy ha la possibilità di diventare un modello da seguire, non solo in termini di qualità, ma anche di responsabilità ambientale.

Inoltre, l’innovazione nel settore vitivinicolo italiano abbraccia anche pratiche di agricoltura rigenerativa. Queste pratiche mirano a ripristinare la salute del suolo e a promuovere la biodiversità, creando sinergie con le soluzioni tecnologiche delle startup.

Infine, il ruolo delle istituzioni e degli investitori sarà cruciale nel sostenere queste iniziative. La collaborazione tra startup, aziende vitivinicole e istituzioni può favorire un ecosistema in cui l’innovazione e la sostenibilità diventano standard operativi. In questo modo, il Made in Italy continuerà a brillare nel panorama internazionale e sarà un pioniere nella rivoluzione sostenibile del settore agroalimentare.

Redazione Vinamundi

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