Il vino

Lo sapevi che il vin brûlé cura il raffreddore?

Se parliamo di vino da bere d’inverno cosa vi viene in mente? Esatto, il vin brulé. Si tratta di una delle preparazioni più amate dagli italiani e non solo. Lo è per il suo effetto corroborante, perfetto quando si passeggia per le strade durante la stagione fredda, ma anche per il suo gusto speziato che rimanda il palato e la mente al Natale e ai mercatini. Oltre al suo aspetto sociale, il vin brulé ha anche un altro aspetto positivo: può essere molto utile per curare i malanni di stagione. Lo sapevate?

Vin brulé, come si prepara il vino che cura il raffreddore?

Partiamo, però, dalla base: come si prepara il vin brulé? Di seguito gli ingredienti che solitamente vengono utilizzati in una preparazione tipo:

  • 1 litro di vino rosso
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 2 stecche di cannella
  • 1 radice di zenzero
  • 4 chiodi di garofano
  • Mezza noce moscata
  • 3 baccelli di cardamomo
  • 2 arance naturali
  • 1 limone naturale

Gli ingredienti vanno poi scaldati lentamente in un pentolone fino ad ebollizione. Dopo altri venti minuti tutto sarà pronto per essere servito. Le versioni sono numerose e ognuno ha la propria ricetta, che varia in base alle abitudini, ai gusti e ai segreti che ognuno ha nella sua preparazione. Che vino usare? Un vino ricco di aromi e struttura, possibilmente con un buon residuo di zucchero. Un esempio? La Barbera, soprattutto se siete in Piemonte. Una volta pronto, è possibile conservarlo in una bottiglia di vetro per qualche giorno e riscaldarlo all’occorrenza, questa volta però senza farlo bollire di nuovo.

Foto | Unsplash – Vinamundi.it

Le sue origini sono riconducibili a una bevanda in uso in Grecia, arrivata solo in un momento successivo nell’Antica Roma, un vino addolcito con miele, scaldato a più riprese e aromatizzato con pepe, foglie di nardo, zafferano e datteri, offerto agli ospiti a fine pasto. Nel tempo, poi, la bevanda si è diffusa in tutta Europa ed è diventata un simbolo delle festività natalizie. Una bevanda che difficilmente si consuma in casa, ma che si trova quasi in ogni evento natalizio.

Le proprietà del vin brulé

Come detto, oltre al ruolo sociale, il vin brulé può anche essere considerato un toccasana per chi è alle prese con i malanni di stagione. Si tratta, infatti, di uno dei rimedi della nonna. Il vin brulé ha grazie ai suoi ingredienti proprietà antibatteriche e disinfettanti, che portano benefici in caso di raffreddori o in generale quando si è raffreddati. Allo stesso tempo, la bevanda calda tipica dell’inverno può essere molto utile come digestivo, al termine di un pranzo o di una cena pesanti. O ancora come aperitivo per prepararsi al pasto.

Insomma, si tratta di un prodotto molto versatile che, dietro alla sua semplicità, nasconde caratteristiche importanti. Anche se le feste natalizie sono ormai state archiviate, il freddo ci farà compagnia ancora per qualche mese. Per questo motivo e per tutte le proprietà di cui vi abbiamo parlato, il vin brulé è un ottimo compagno per eventi invernali e per momenti di condivisione sia in famiglia sia con gli amici.

 

 

Gianluca Pirovano

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