Il recente rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio dell’Etna rappresenta un momento cruciale per il settore vitivinicolo siciliano. Durante l’assemblea dei soci tenutasi il 19 febbraio, sono stati selezionati i sette membri che guideranno il consorzio per il prossimo triennio. Tra le notizie più significative, spicca la riconferma di Francesco Cambria, titolare della cantina Cottanera e presidente uscente, che continuerà a dirigere l’ente. Al suo fianco, Graziano Nicosia, giovane produttore della cantina Nicosia, assumerà il ruolo di vicepresidente.
Il nuovo consiglio di amministrazione include anche nomi di spicco del panorama vitivinicolo dell’Etna:
Seby Costanzo e Federico Lombardo, ex membri del CDA, non faranno più parte della squadra, lasciando un vuoto che potrebbe influenzare le dinamiche future del consorzio.
In un’intervista a Gambero Rosso, Maurizio Lunetta è stato riconfermato come direttore e ha messo in evidenza la continuità del programma, mantenendo il focus sui progetti già avviati. Tra le questioni più rilevanti discusse, spicca il blocco dell’impianto di nuovi vigneti per i prossimi tre anni. Lunetta ha escluso l’ampliamento della Doc a quota mille, affermando che tale proposta non è in programma.
L’atteso passaggio dalla Doc alla Docg richiederà tempo, con un iter ministeriale che non ha tempistiche definite. Si prevede che questo possa concretizzarsi con la vendemmia del 2026. Inoltre, si è discusso della possibilità di elevare il carricante spumantizzato a Doc e di aumentare il numero delle contrade, includendo comuni come Nicolosi, Zafferana, Sant’Alfio e Piedimonte Etneo.
Un altro aspetto fondamentale per il consorzio è l’enoturismo, in collaborazione con la Strada del vino dell’Etna. Lunetta ha sottolineato come l’incremento del turismo sia una leva economica cruciale per molte cantine della zona. Il consorzio sta preparando una nuova mappa dell’Etna per migliorare l’orientamento dei visitatori e promuovere le diverse cantine e i loro prodotti.
Inoltre, si sta valutando la partecipazione a eventi internazionali come il Wine Paris, seguendo il modello di partecipazione al Vinitaly, ma con l’intento di offrire un momento più tecnico per fornire spunti e opportunità di crescita.
In conclusione, il rinnovato consiglio di amministrazione del Consorzio dell’Etna si presenta come un gruppo motivato e pronto a affrontare le sfide future, mantenendo l’eccellenza e la tradizione vitivinicola della regione al centro delle sue attività. La necessità di introdurre limiti ai mandati e favorire la rotazione dei ruoli è vista come un passo importante per garantire il rinnovamento e la continuità del lavoro svolto, permettendo a nuove idee di emergere e contribuire al futuro del consorzio.
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