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Le recensioni false danneggiano due ristoratori su tre: ecco perché è un problema serio

Negli ultimi anni, le recensioni online si sono affermate come uno strumento essenziale per i consumatori nella scelta di ristoranti e locali. Tuttavia, la crescente diffusione di recensioni false ha sollevato preoccupazioni significative tra gli operatori del settore. Un sondaggio condotto da Epam, l’Associazione pubblici esercizi di Confcommercio Milano, ha rivelato dati allarmanti: ben il 66% dei consumatori afferma di imbattersi regolarmente in valutazioni inattendibili. Questo fenomeno non solo influisce sull’immagine dei ristoranti, ma ha anche ripercussioni dirette sui loro fatturati.

l’impatto delle recensioni false sul fatturato

Secondo l’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, le recensioni online possono incidere fino al 30% sul fatturato di un locale. Ciò significa che una recensione negativa, o peggio, una recensione falsa, può avere conseguenze devastanti per un ristorante, in particolare per le piccole e medie imprese che spesso non dispongono di risorse sufficienti per affrontare una crisi reputazionale. Un dato significativo deriva dalle statistiche di TripAdvisor, che nel 2024 ha riportato che l’8,6% delle recensioni pubblicate era risultato falso.

la risposta delle istituzioni

La questione delle recensioni false è ormai diventata centrale nel dibattito pubblico e politico. Durante un’assemblea di Confcommercio, il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza di affrontare questo problema attraverso misure normative concrete. È in discussione presso il Senato una proposta di legge che mira a regolamentare le recensioni online. Tra le misure proposte ci sono:

  1. Limitazione temporale per la pubblicazione delle recensioni, che dovrebbe avvenire entro 15 giorni dalla fruizione del servizio.
  2. Verifica dell’autenticità delle recensioni.
  3. Diritto per le imprese recensite di replicare e richiedere la rimozione di commenti ingannevoli o obsoleti.

Lino Stoppani, presidente di Epam e Fipe, ha espresso un forte sostegno per questa iniziativa governativa, sottolineando che rappresenta un passo fondamentale verso la credibilità del mercato digitale e la protezione di migliaia di piccole e micro imprese.

l’importanza di un quadro normativo

Il tema delle recensioni false è stato oggetto di un ampio dibattito anche a livello europeo. La proposta italiana di un regolamento più rigoroso ha sollevato reazioni contrastanti da parte delle istituzioni europee e dei principali operatori digitali, come TripAdvisor e Trustpilot, che hanno espresso pareri contrari. In risposta, Fipe-Confcommercio, insieme a Hotrec, l’associazione europea di riferimento per il turismo, ha avviato la campagna “Stop Fake Reviews”, per evidenziare l’urgenza di un quadro normativo più trasparente ed efficace.

La campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di garantire un ambiente online più equo e giusto per tutti gli operatori. La proliferazione di recensioni false non solo danneggia i ristoratori, ma crea anche confusione tra i consumatori, che si trovano a dover discernere tra opinioni genuine e ingannevoli. Un quadro normativo chiaro sarebbe quindi auspicabile per garantire che la concorrenza si basi sul merito e non sulla manipolazione delle opinioni.

Inoltre, le recensioni false non si limitano a danneggiare i ristoranti; hanno anche un impatto negativo sull’intero ecosistema del settore della ristorazione. Consumatori disorientati da informazioni non veritiere possono finire per scegliere locali che non soddisfano le loro aspettative, creando una spirale di insoddisfazione e sfiducia nei confronti del settore. È quindi fondamentale che le piattaforme di recensioni si impegnino a implementare misure di verifica più rigorose e a garantire la trasparenza nelle loro operazioni.

Il sondaggio di Epam ha rivelato che il 77% degli operatori del settore a Milano ritiene che le recensioni sulle grandi piattaforme abbiano un impatto significativo sull’andamento delle loro attività. Questo dato evidenzia quanto possa essere cruciale una buona reputazione online per la sostenibilità economica di un locale. La lotta contro le recensioni false non è solo una questione di giustizia per i ristoratori, ma anche di protezione per i consumatori, che meritano di avere accesso a informazioni attendibili e veritiere.

In un contesto in cui il 70% dei consumatori basa la propria scelta di ristorante sui post sui social media e sulle recensioni online, diventa sempre più evidente la necessità di un intervento normativo che metta al centro la verità e l’autenticità. Le recensioni dovrebbero riflettere l’esperienza reale dei clienti, piuttosto che essere influenzate da pratiche scorrette o da interessi commerciali.

Redazione Vinamundi

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