Il vino

Le migliori annate dei vini in Italia regione per regione

Da stappare il prima possibile o lasciarli maturare tanto tempo: per ogni vino esiste un tempo per essere servito. Le annate servono anche per questo: comprendere in base ai vini selezionati di quali possiamo assaporarne aromi e sapori appena imbottigliati e di quali altri conviene aspettare per avere un gusto unico tra lingua e palato. Soprattutto in Italia, capire quali sono le migliori annate rende l’esperienza unica.

Immagine | Pixabay @leohau

Che cosa si intende con “annata”?

L’annata di un vino si riferisce a quell’anno preciso in cui le uve utilizzate per la sua produzione sono state vendemmiate. Questo è un passaggio importante perché l’uva è soggetta alle stagionalità. In questo modo è possibile sapere se il vino è più o meno invecchiato. Una precisazione doverosa, dato che non tutte le etichette lo riportano: l’annata non è un surrogato della data di scadenza del vino, dato che alcuni vini vengono immessi sul mercato anche tre o quattro anni dopo la vendemmia.

Le migliori annate nel Nord Italia

La Vintage Chart di Wine Enthusiast ha preso in esame 25 annate delle regioni vitivinicole più importanti del mondo. Focalizzandoci sulla sfera italiana, è possibile suddividerle nelle quattordici regioni che compaiono. In Piemonte le certezze sono il Barbaresco (1996, 1998, 1999, 2001, 2004, 2007, 2009) e il Barolo (1997, 1998, 1999, 2000, 2001). Per il Veneto l’Amarone (1997, 2001, 2003) e il Soave Classico – Lugana (2012, 2015, 2016, 2018). In Lombardia il Franciacorta (2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012), In Trentino i vini bianchi (2015, 2016, 2018, 2019, 2020) così come in Friuli Venezia Giulia (2015, 2016, 2018, 2019, 2020).

Le migliori annate del Centro Italia

In Toscana le migliori annate sono rappresentate dal Bolgheri (1997, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2007), dal Chianti Classico (1999, 2000, 2001, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009) e dal Brunello di Montalcino (1997, 1998, 1999, 2001). Nelle Marche sono invece il Verdicchio (2015, 2016, 2018) e il Conero – Rosso Piceno (2010, 2011). In Umbria invece i rossi (2005, 2006), così come in Abruzzo spostandoci verso il Centro-Sud (2010, 2011, 2012). In Basilicata c’è l’Aglianico del Vulture (2005, 2006, 2007, 2008, 2009).

Immagine | Pixabay @nicolagiordano

Le migliori annate del Sud Italia

La Campania si distingue per migliori annate nei rossi (2001, 2004, 2005, 2007, 2008) e nei bianchi (2016, 2018). In Puglia invece le annate dei rossi prima del 2014 hanno superato l’apice e sono in fase discendente. Stesso discorso di periodo calante per i rossi (prima del 2006) e per i bianchi (prima del 2015) della Sicilia. Chiude l’elenco la Sardegna con i suoi rossi (2008, 2009, 2010, 2011).

Lorenzo Rotella

Leggo e scrivo da quando ne ho memoria e sono un critico onnivoro di cinema e letteratura. Militante dell’associazione Carovana Antimafia Ovest Milano dal 2018, copywriter di cronaca per grandi media dal 2019, giornalista del quotidiano La Stampa dal 2021, collaboratore del magazine e sito web Green Planner dal 2022, autore della raccolta di poesie “Mille Soli Una Notte” edito da NMBook World.

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