Il 7 aprile 2019, il Palaexpo di Verona ha ospitato un evento straordinario durante Vinitaly, la fiera internazionale del vino più importante d’Italia. A partire dalle ore 15, la sala Tulipano ha visto una degustazione unica dedicata alle produttrici under 40 del settore vinicolo italiano. Questa iniziativa ha messo in evidenza il talento e la creatività delle giovani donne, le quali, grazie alle loro scelte enologiche e alle loro storie personali, stanno rivoluzionando l’approccio alla viticoltura.
Circa cento esperti del settore, tra cui giornalisti, master sommelier e buyer provenienti da tutto il mondo, hanno partecipato a questa degustazione guidata da Ian D’Agata, Senior Editor di Vinous e noto esperto di vini. D’Agata ha condiviso le meraviglie delle varietà autoctone italiane, come descritto nel suo libro “Native Wine Grapes of Italy”, premiato con il prestigioso Louis Roederer International Wine Awards Book of the Year.
Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale delle Donne del Vino, ha descritto questo evento come “una degustazione rivoluzionaria“. È fondamentale, secondo lei, mostrare il contributo unico di valori, creatività e talento che la nuova generazione di enologhe italiane porta nel settore. I vini presentati sono il risultato di scelte audaci e innovative, provenienti da diverse regioni italiane, dimostrando chiaramente che le donne stanno emergendo come protagoniste nel mondo del vino. Alcuni di questi vini hanno già ricevuto riconoscimenti significativi, mentre altri si stanno affermando come vere e proprie tendenze del momento.
Le produttrici che hanno partecipato all’evento sono:
La degustazione ha segnato l’inizio di un fitto programma di eventi a Vinitaly, che si sono svolti dal 7 al 10 aprile. Quest’anno, le delegazioni regionali in primo piano sono state Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Marche, chiamate a sviluppare il tema “Donne, vino e design”. Attraverso conferenze e incontri, queste delegazioni hanno esplorato il ruolo delle donne nell’innovazione e nella creatività legata al vino.
Il tema ha caratterizzato anche la festa di chiusura di Vinitaly, tenutasi il 10 aprile al Palazzo della Gran Guardia, in collaborazione con Veronafiere. Durante l’evento, un buffet preparato dalla chef Marina Ramasso ha proposto ricette tipiche delle quattro regioni protagoniste, mentre i prodotti dell’economia carceraria della Bottega Solidale Social Wood di Alessandria hanno trovato spazio in un’iniziativa di grande impatto sociale.
Il servizio durante la festa è stato gestito dalle Donne del Vino, coordinate da Cinzia Mattioli, che hanno presentato oltre cento etichette provenienti da tutta Italia in un banco d’assaggio spettacolare. La serata è stata animata dalla presentazione di Massimilla di Serego Alighieri e Mariangela Bonfanti, che hanno premiato i migliori progetti sul tema “Donne, vino e design”. Questa celebrazione ha messo in evidenza l’impatto della creatività femminile nel settore, rivelando come le donne stiano contribuendo a un cambiamento significativo in termini di design delle etichette e packaging.
Secondo i dati Censis, le donne a capo di aziende agricole in Italia rappresentano il 21% della superficie agricola utilizzabile, contribuendo al 28% del PIL agricolo. Questo è un chiaro segnale di come le donne stiano influenzando positivamente il settore, apportando un pensiero fresco e orientato alla diversificazione. La crescita del numero di donne manager rurali dal 2003 al 2017 ha dimostrato un’inversione di tendenza in un comparto tradizionalmente dominato dagli uomini.
Un interessante studio condotto da Roberta Garibaldi nel secondo Rapporto sul turismo enogastronomico in Italia ha rivelato che, sebbene nel turismo del vino gli uomini predominino, le donne mostrano una preferenza per attività culturali legate al vino, mentre gli uomini tendono a preferire attività fisiche. Anche nel contesto degli acquisti di vino, le donne si dimostrano più sensibili alle questioni etiche e ambientali, riconoscendo l’importanza di un consumo consapevole.
L’associazione Le Donne del Vino, fondata nel 1988, rappresenta un importante punto di riferimento per la promozione della cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva. Con quasi 850 associate, tra cui produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste, l’associazione è attiva in tutte le regioni italiane, contribuendo a dare visibilità e voce a un’importante componente del mondo enologico.
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