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Le cantine del Lazio brillano a Vinitaly con eventi e novità nel padiglione regionale

Il Vinitaly 2025 si preannuncia come un evento cruciale per il settore vinicolo del Lazio, grazie a un rinnovato padiglione regionale che promette di stupire gli appassionati e gli esperti del settore. Martedì 18 marzo, presso la Camera di Commercio di Roma, sono state presentate le novità che caratterizzeranno la partecipazione della Regione Lazio alla fiera di Verona, programmata dal 6 aprile. Quest’anno, il padiglione avrà un’area più ampia e una programmazione più ricca, mirando a dare maggiore visibilità e riconoscimento ai vini laziali, un patrimonio che si estende su 18.000 ettari di vigneti, di cui 11.000 a Denominazione di Origine Protetta (DOP).

La Regione Lazio, sotto la guida del presidente Francesco Rocca e dell’Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura), ha deciso di adottare un approccio decisamente più ambizioso rispetto agli anni precedenti. Negli ultimi due anni, infatti, gli investimenti per la partecipazione alle fiere di settore sono stati incrementati in doppia cifra, segno di una volontà di valorizzare un patrimonio vitivinicolo che conta ben 11.000 aziende e oltre 400 cantine attive, generando un valore di produzione che supera i 230 milioni di euro.

I numeri del 2025

Con 62 aziende iscritte, il Padiglione Lazio avrà una superficie totale di 2.450 metri quadrati su due piani, con un incremento di 450 mq rispetto al 2023. Inoltre, ci sarà uno spazio esterno di 2.000 mq e 350 metri lineari di esposizione, aumentando significativamente la possibilità di interazione e networking tra aziende e visitatori. Quest’anno, il padiglione ospiterà 59 cantine e 3 Consorzi di tutela: Roma Doc, Cesanese del Piglio Docg e Frascati, con il concept “Lazio monumental taste” che sottolinea il legame tra la tradizione enologica e la cultura del territorio.

Un altro aspetto innovativo sarà l’ampliamento degli spazi dedicati alle masterclass: il numero di eventi raddoppierà, grazie alla creazione di due locali indipendenti per un totale di 127 metri quadrati. Anche la sala istituzionale e la sala riunioni saranno più ampie, permettendo di ospitare convegni e incontri tecnici di grande rilevanza. Inoltre, per tutta la durata della fiera, gli ospiti potranno degustare piatti di alta cucina presso un ristorante che potrà accogliere fino a 40 persone, curato dallo chef Marco Bottega.

Nuovo piano di promozione

Il cambiamento di rotta nella promozione dei vini laziali è stato evidenziato dall’assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini, che ha condiviso la sua esperienza al Vinitaly del 2023, dove si era sentito imbarazzato di fronte a un padiglione che non rispecchiava le potenzialità della regione. Da quel momento, è stato avviato un programma pluriennale volto a valorizzare le eccellenze vinicole, che hanno ricevuto riconoscimenti significativi ma che necessitavano di una comunicazione più efficace.

Partnership strategiche

Il 2025 segna anche un importante passo verso la creazione di partnership strategiche. Una delle collaborazioni più significative sarà con il Gambero Rosso, che organizzerà degustazioni e masterclass per mettere in evidenza le etichette premiate con i Tre Bicchieri. Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso, ha sottolineato l’importanza di raccontare meglio le eccellenze del Lazio, in un’ottica di crescita e valorizzazione del settore agroalimentare. Ha evidenziato che l’abbinamento tra vino e cucina sarà fondamentale per attrarre turisti e incrementare l’export.

La collaborazione con Gambero Rosso Channel, che prevede la realizzazione di 12 puntate dedicate alle eccellenze del territorio, è un’altra iniziativa significativa, soprattutto in vista del Giubileo. Il governatore Rocca ha espresso soddisfazione per queste alleanze, sottolineando l’importanza di promuovere l’agroalimentare attraverso un nuovo sguardo, più attento alle esigenze degli agricoltori.

Il Vinitaly 2025 rappresenta un’ottima opportunità per il Lazio di consolidare la propria posizione nel panorama enologico internazionale, affermando la regione come una terra di grandi vini e storie affascinanti da raccontare.

Redazione Vinamundi

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