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La scomparsa di Paola Rovetta, leggenda del Franciacorta e della cantina Monte Rossa

Il mondo del vino ha subito una perdita incolmabile con la scomparsa di Paola Rovetta, cofondatrice della storica cantina Monte Rossa. La sua morte, avvenuta all’età di 93 anni, segna la fine di un’epoca per la Franciacorta, una regione vinicola che ha visto il suo nome elevarsi a livello internazionale grazie alla dedizione e alla passione di Paola. Non era solo una viticoltrice, ma un’icona vivente, il cui impatto si estende ben oltre i confini della cantina.

La trasformazione di Monte Rossa

Insieme al marito Paolo Rabotti, Paola ha trasformato Monte Rossa in un punto di riferimento per la produzione del Franciacorta. La cantina è oggi sinonimo di qualità, grazie a vini ottenuti da uve selezionate e a un processo produttivo attento e innovativo. Sotto la guida di Paola, Monte Rossa ha affrontato le sfide del mercato vinicolo, conquistando una clientela affezionata attraverso vini di alta qualità.

La sua presenza costante tra i vigneti e in cantina a Cazzago San Martino ha ispirato i suoi collaboratori, che la descrivono come una leader carismatica, capace di motivare chi le stava attorno. La sua visione lungimirante ha guidato la cantina verso l’innovazione, mantenendo sempre un forte rispetto per il territorio e la tradizione vitivinicola della Franciacorta.

L’amore per la natura e la comunità

L’amore di Paola per il vino si intrecciava con la sua passione per la natura. La sua attitudine al giardinaggio non era solo un hobby, ma un modo per esprimere il suo rispetto per l’ambiente. Questo legame ha portato alla creazione dell’evento “Franciacorta in Fiore”, dedicato alla valorizzazione della biodiversità locale e alla promozione della bellezza del territorio. Villa Monte Rossa, con i suoi giardini curati, è una testimonianza dell’amore di Paola per il verde e della sua capacità di creare un’atmosfera magica.

Un altro aspetto fondamentale della vita di Paola è stato il suo impegno per la comunità. Nel 2014, ha ricevuto il Premio Galantuomo dell’Agricoltura, riconoscendo il suo operato non solo come viticoltrice, ma anche come promotrice della cultura del vino e dell’agricoltura sostenibile nella Franciacorta.

L’eredità di Paola Rovetta

Negli ultimi anni, Paola ha continuato a seguire i progetti della cantina, incluso il nuovo stabilimento inaugurato nel maggio 2022. Questo capitolo della storia di Monte Rossa è stato celebrato con orgoglio insieme ai suoi figli, Emanuele e Giacomo, che portano avanti l’eredità della madre. La loro collaborazione riflette i valori di unità e dedizione che Paola ha instillato nella sua famiglia.

La nipote Emma ha descritto Paola come «un vigneto raro, contornato dalle rose che amava collezionare; una donna del vino bella ed ammaliante». Questo ritratto conferma l’immagine di una donna che ha saputo coniugare bellezza e passione per la viticoltura, lasciando un segno indelebile nel mondo del vino e nella vita di chi le stava accanto.

Oggi, mentre il mondo del vino riflette sulla sua vita, l’eredità di Paola Rovetta continua a vivere. I suoi insegnamenti, la sua visione e il suo amore per la Franciacorta rimarranno sempre parte della storia di Monte Rossa. La sua figura rappresenta un faro per le future generazioni di viticoltori, un esempio di come dedizione, innovazione e amore per il territorio possano trasformare una passione in un’impresa di successo. La Franciacorta ha perso una delle sue più grandi sostenitrici, ma il suo spirito vivrà nel cuore di chi ama il vino e la bellezza della natura.

Redazione Vinamundi

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