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Kerner Aristos: il vino che svela l’anima verticale della Valle Isarco

Il Kerner Aristos è molto più di un semplice vino; rappresenta un viaggio sensoriale che racconta l’anima verticale della Valle Isarco. Questo vitigno semi-aromatico, frutto dell’incrocio tra il Riesling e la Schiava Grossa (Trollinger), è stato creato nel 1929 dal viticoltore tedesco August Herold. La sua concezione mirava a ottenere una varietà resistente ai rigori invernali, capace di mantenere freschezza anche con rese generose. Se in Germania il Kerner è spesso associato a produzioni più semplici, in Alto Adige ha trovato una vocazione unica, raggiungendo livelli di qualità e complessità ineguagliabili.

Negli ultimi trent’anni, il Kerner ha vissuto un’evoluzione straordinaria. Da vitigno marginale e sperimentale, oggi è considerato la varietà simbolo della Valle Isarco. Attualmente, il Kerner occupa circa 130 ettari di terreno in Alto Adige, di cui ben 90 si trovano in Valle Isarco. Di questi, quasi il 40% è gestito dai 130 soci della Cantina Valle Isarco (Kellerei Eisacktal), la cooperativa più giovane e settentrionale della provincia, con vigneti che si estendono fino a Bressanone.

l’eccellenza del kerner aristos

Tra le diverse interpretazioni del Kerner, il Kerner Aristos di Cantina Valle Isarco si distingue come l’apice qualitativo della produzione. Armin Gratl, direttore generale della cantina, sottolinea che nel 2014 erano state commercializzate 80.000 bottiglie di Kerner Classico e 15.000 di Kerner Aristos. Nel 2024, il Kerner Classico ha raggiunto le 200.000 bottiglie (+150%), mentre l’Aristos ha visto un incremento a 45.000 bottiglie (+200%). Questo trend non riguarda solo la Cantina Valle Isarco, ma conferma il ruolo della cooperativa come leader nella produzione di questo vitigno, supportata da nuovi impianti realizzati negli ultimi anni.

La linea Aristos, creata nel 1990 da Franz Dorfmann, primo enologo della cooperativa, rappresenta la selezione premium della cantina. Per il Kerner, ciò implica la selezione di parcelle situate tra gli 800 e i 1.000 metri di altitudine, con viti di almeno dieci anni. Le uve vengono vinificate separatamente e affinate per dieci mesi sulle fecce nobili, con una piccola parte (tra il 20% e il 30%) che riposa in botti grandi, per aggiungere profondità senza appesantire il profilo aromatico. La produzione non si basa su un singolo vigneto, ma su un mosaico di sedici parcelle assemblate ogni anno, selezionando solo il 70% del Kerner prodotto, per garantire un equilibrio costante, indipendentemente dalle condizioni climatiche.

note di degustazione e annate recenti

Il Kerner Aristos è un bianco di montagna che punta sulla precisione, sull’equilibrio e sulla coerenza. Ogni vendemmia rappresenta una variazione sul tema, mantenendo però un’identità chiara, con un perfetto equilibrio tra acidità e sapidità. Le note di degustazione delle ultime dieci annate di Kerner Aristos mettono in luce l’evoluzione climatica e le scelte enologiche della cantina. Anche nelle annate più calde, il vino riesce a mantenere freschezza e profondità, muovendosi tra note speziate, agrumate e tropicali, sempre con una definizione ben precisa.

Ecco alcune delle annate recenti:

  1. 2022: Caratterizzata da un clima fresco e da una raccolta posticipata a fine ottobre, ha permesso di preservare acidità e aromi primari, con note di pesca bianca e pompelmo, accompagnate da una raffinata speziatura di zenzero fresco. Al palato, il vino si presenta slanciato e affilato, con una vivace acidità e ritorni agrumati di lime.

  2. 2021: Una delle annate più calde, con un colore più carico e un profumo opulento che richiama fiori d’arancio e frutta esotica. Sebbene meno acido, il vino si distingue per la sua ricchezza e il finale lungo, con note di propoli e menta piperita.

Il Kerner Aristos si distingue per la sua qualità e per la capacità di adattarsi e riflettere le peculiarità delle diverse annate. Ogni calice racconta le storie di un territorio unico, con le sue sfide climatiche e il savoir-faire di viticoltori che credono profondamente nel potenziale di questo vitigno. Con il suo profilo aromatico elegante e la sua freschezza inconfondibile, il Kerner Aristos non è solo un vino, ma un vero e proprio ambasciatore della Valle Isarco, capace di raccontare l’anima verticale di un paesaggio straordinario.

Redazione Vinamundi

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