Il vino

Il vitigno Ciliegiolo, storia e caratteristiche

Il vitigno Ciliegiolo negli ultimi anni ha visto una diminuzione drastica della sua coltivazione. La sua zona principale si trova nella Toscana centrale, più precisamente nella Maremma, ma viene coltivato anche in altre regioni, come Liguria, Marche, Abruzzo e Lazio. Si pensa che sia stato importato in Italia, proprio in Toscana, dalla Spagna nel 1870 circa. Questo vitigno prende il nome dal suo colore e dal suo aroma caratteristico, entrambi che ricordano la ciliegia.

Il Ciliegiolo è in grado, se vinificato in purezza, di dare vita a ottimi vini, ma allo stesso tempo viene spesso utilizzato come sostegno al Sangiovese e ad altri vini poco alcolici e aspri, poiché, grazie alle sue caratteristiche, riesce a fornire a questi altri vini maggiore gradazione alcolica, sapori più dolci, una morbidezza particolare e soprattutto una buona attitudine all’invecchiamento.

Le caratteristiche del Ciliegiolo

Immagine | Pixabay @Jag_cz

Il vitigno Ciliegiolo presenta una foglia media o grande, spesso pentagonale. Il grappolo è semi compatto, alato, allungato e piramidale. L’uva è medio-grande e ha una buccia di medio spessore, pruinosa e di colore nero-violaceo.

Il Ciliegiolo è un vitigno che risulta essere molto facile da coltivare grazie alla sua ottima vigoria e la sua capacità di mantenere una produzione costante e abbondante. È un vitigno che matura molto presto, infatti la vendemmia è di solito prevista per la seconda metà d’agosto.

Se vinificato in purezza il Ciliegiolo presenta un colore rosso rubino con venature tendenti al viola e riflessi granati e una buona gradazione alcolica.

Al naso risulta essere fine e delicato con aromi fruttati, in special modo di ciliegia.

Al palato, invece, risulta essere caldo, strutturato, secco, morbido, ben equilibrato e con un corpo pieno.

In generale è preferibile bere questi vini da giovani, grazie alla loro bassa acidità che accentua la loro morbidezza al palato, ma riescono anche a tenere bene l’invecchiamento. Nei casi il vino viene scelto per l’invecchiamento, il Ciliegiolo risulta avere aromi ancora più intensi e complessi, con le note di ciliegia che vengono accompagnate da altre di prugne e frutti di bosco in confettura.

Un’altra caratteristica importante è la sua duttilità, infatti il ciliegiolo può essere anche vinificato in bianco o con una breve macerazione, in modo tale da ottenere vini rosati freschi e profumati. Inoltre, il Ciliegiolo si presta bene anche all’appassimento.

Immagine | Pixabay @ah_fotobox

Quali sono gli abbinamenti migliori?

Il Ciliegiolo si abbina perfettamente con piatti generalmente non troppo saporiti, come carni bianche, salumi freschi e formaggi non troppo stagionati. Il suo abbinamento ideale invece è alquanto particolare, infatti si accompagna perfettamente con le lumache di terra.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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