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Il vino italiano conquista l’Asia: export previsto a 343 milioni nel 2024

Nel panorama vitivinicolo italiano, le ultime settimane hanno visto emergere notizie significative che evidenziano la crescente rilevanza del vino italiano sul mercato globale. Un aspetto di particolare interesse è l’incremento dell’export di vino in Asia, che nel 2024 ha raggiunto un valore di 343 milioni di euro. Ma non è tutto: si sono registrati anche importanti sviluppi nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, novità normative sui vini dealcolati, la storica nomina del nuovo presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino e l’ipotesi di un’Indicazione Geografica Tipica (IGT) per il Piemonte.

1️⃣ L’export di vino italiano in Asia cresce a 343 milioni nel 2024

L’Agenzia ICE ha organizzato il Wine Business Forum il 5 giugno presso l’Expo 2025 di Osaka, un’importante piattaforma per discutere le tendenze e le opportunità del vino italiano in Asia. I dati presentati hanno evidenziato un mercato in continua espansione, con l’export vinicolo italiano verso il continente asiatico che ha visto un incremento del 7,5% rispetto all’anno precedente e un sorprendente aumento del 41,6% rispetto ai livelli del 2019.

Questa crescita non è solo il risultato di una maggiore richiesta di vino italiano, ma riflette anche un trend più ampio nel settore agroalimentare. Infatti, l’export complessivo di prodotti agroalimentari italiani verso l’Asia ha raggiunto cifre record, dimostrando l’apprezzamento per i prodotti di qualità del nostro paese. La domanda di vini pregiati, in particolare, sta crescendo tra i consumatori asiatici, con un forte interesse per varietà regionali italiane come il Barolo, il Chianti e il Prosecco.

2️⃣ L’Italia al terzo posto tra i fornitori di prodotti agroalimentari degli USA

Il 2 giugno, a Roma, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha incontrato il Segretario all’Agricoltura degli Stati Uniti, Brooke Leslie Rollins. Questo incontro ha avuto come obiettivo il rafforzamento delle relazioni commerciali bilaterali in ambito agroalimentare. L’Italia attualmente occupa la terza posizione tra i fornitori di prodotti agroalimentari negli Stati Uniti, evidenziando la qualità e l’apprezzamento dei prodotti made in Italy.

Durante il colloquio, sono emersi temi cruciali come la necessità di prevenire potenziali criticità legate all’introduzione di nuovi dazi. Tra i punti salienti, è stata annunciata l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto per facilitare il dialogo tra le imprese e promuovere collaborazioni commerciali. Questo rappresenta un’opportunità concreta per le aziende italiane di espandere la loro presenza sul mercato statunitense, uno dei più importanti per l’export di vino.

3️⃣ Aggiornamenti normativi sui vini dealcolati

Negli ultimi giorni, il settore vitivinicolo ha accolto con favore le nuove disposizioni riguardanti la produzione di vini dealcolati. Le modifiche apportate al decreto che regola questo segmento rispondono a esigenze specifiche dei produttori e semplificano alcuni processi. In particolare, la nuova normativa permette la produzione di vini dealcolati all’interno degli stessi stabilimenti dedicati alla vinificazione tradizionale, eliminando l’obbligo di separazione degli ambienti produttivi.

Inoltre, la normativa consente la gassificazione post-dealcolazione anche per vini che non erano originariamente frizzanti o spumanti. Questi cambiamenti offrono ai produttori una maggiore flessibilità operativa e nuove opportunità commerciali, favorendo l’innovazione e la diversificazione dell’offerta sul mercato.

Queste notizie rappresentano solo una parte delle dinamiche in corso nel settore vitivinicolo italiano. Rimanere aggiornati su queste tendenze è essenziale per apprezzare appieno la ricchezza e la varietà del vino italiano, che continua a conquistare i palati di tutto il mondo.

Redazione Vinamundi

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