Il settore vinicolo italiano sta vivendo un momento di grande vitalità, con un incremento significativo delle esportazioni che si avvicinano a un record storico. Nei primi undici mesi del 2024, il valore delle spedizioni di vini italiani all’estero ha superato i 7,5 miliardi di euro, registrando un aumento del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend è accompagnato da un incremento del volume delle esportazioni, che ha raggiunto i 2 miliardi di litri, con un aumento del 3,3%. La crescita in valore è principalmente attribuibile agli spumanti, che hanno visto un notevole balzo del 9,3%, raggiungendo oltre 2,2 miliardi di euro e un volume di 517 milioni di litri, con un incremento del 12,6%.
Analizzando i dati forniti da WineNews e basati su statistiche Istat aggiornate a novembre 2024, emerge che quasi la totalità degli aumenti quantitativi dell’export vinicolo italiano proviene dalle bollicine. Le esportazioni di spumanti rappresentano ora il 29,5% in valore e circa il 25,5% nei volumi totali delle esportazioni di vino. Questo trend positivo si inserisce in un contesto globale in cui, nonostante le preoccupazioni legate al calo dei consumi e alle difficoltà economiche, il vino italiano riesce a mantenere la sua attrattività sui mercati internazionali.
Un’analisi dettagliata delle performance nei vari paesi rivela che:
Al contrario, la Svizzera e la Francia mostrano segni di flessione, con decrementi rispettivi del 1,7% e 1,6%. È interessante notare che le esportazioni verso i Paesi Bassi sono in forte ascesa, con un balzo del 9,4%.
Uno dei risultati più sorprendenti riguarda la Russia, che ha visto un incremento del 52%, con esportazioni italiane che hanno raggiunto 216,1 milioni di euro. Tuttavia, il futuro dell’export vinicolo italiano è influenzato da una molteplicità di fattori. Tra le sfide principali ci sono le incognite legate alle accise nel Regno Unito e la possibilità di nuovi dazi negli Stati Uniti. Inoltre, il dibattito sul salutismo, alimentato dalla revisione del Beca (Beating Cancer Plan) da parte della Commissione Europea, potrebbe portare a un aumento delle tasse e a restrizioni nella comunicazione e promozione dei vini.
In questo contesto, il segnale che giunge dal mercato è chiaro: il vino italiano continua a essere apprezzato e ricercato in tutto il mondo, testimoniando la solidità del settore e la continua richiesta di prodotti vinicoli italiani in molte aree del globo.
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