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Il vino futurista: un simbolo di vita contro l’alienazione delle bevande moderne

Il vino, da sempre considerato un simbolo della cultura mediterranea, non è solo una bevanda; rappresenta un mondo complesso, intriso di significati culturali, economici e sociali. La ristampa integrale di “L’arte di bere” di Umberto Notari, pubblicato nel 1933, ci riporta in un’epoca in cui il vino era visto come un elemento distintivo della civiltà, un antidoto all’alienazione delle bevande moderne. Questa opera non è semplicemente un trattato sul vino, ma un viaggio attraverso le sue implicazioni più profonde, un invito a riscoprire il valore di un prodotto che ha radici antiche e una forte carica simbolica.

L’importanza del vino nella cultura italiana

Umberto Notari, scrittore e giornalista bolognese, fondatore di riviste come “La Cucina Italiana”, ha saputo integrare nel suo lavoro questioni economiche e sociali di grande rilevanza. Come sottolinea Simone Fagioli nell’introduzione, “L’arte di bere” si colloca in un contesto storico critico, ovvero i primi anni Trenta, in cui l’Italia, immersa in una crisi economica e in un regime fascista in cerca di consolidamento, si trovava a dover rivalutare le proprie risorse. Il vino, pur non essendo ancora una delle principali risorse economiche nazionali, giocava un ruolo cruciale nel rinnovamento dell’agricoltura, fungendo da simbolo identitario, radicato nella tradizione greca e romana.

Questa riscoperta del vino come patrimonio culturale si intreccia con la retorica nazionalista dell’epoca, che cercava di promuovere un’immagine di forza e identità italiana. Tuttavia, anche in questo contesto, Notari non ignora i rischi insiti in tale rappresentazione. Il dibattito sul Proibizionismo, sebbene più acuto negli Stati Uniti, solleva interrogativi sul valore sociale degli alcolici. Notari, con un approccio lucido e consapevole, afferma che il vino non è solo una bevanda, ma un’arte e un valore fondamentale della civiltà mediterranea.

La consapevolezza e il consumo moderato del vino

Il vino, per Notari, è un elemento che deve essere apprezzato con consapevolezza e moderazione. La sua posizione è netta: l’alcolismo esiste, ma il vino, se consumato con rispetto, è salutare e benefico. Secondo lui, la critica al vino è sproporzionata rispetto ad altri fenomeni sociali, come l’alcolismo legato all’uso di altre bevande alcoliche o il numero di vittime causate da incidenti stradali. La sua provocazione, che invita a riflettere sulla disparità di attenzione dedicata a questi problemi, è un richiamo a una visione più equilibrata e informata sull’uso del vino.

La qualità del vino italiano e la sua eredità culturale

Un altro aspetto fondamentale del pensiero di Notari è la qualità del vino italiano, che egli considera il migliore al mondo. Il suo approccio non è solo un invito a consumare vino, ma a comprenderlo e a valorizzarlo come un’arte. Non si tratta di un semplice bene di consumo, ma di un’esperienza sensoriale e culturale che richiede educazione e sensibilità. In questo senso, il vino diventa un veicolo di tradizione e cultura, un legame con la terra e la comunità.

Notari mette in evidenza che il vino, contrariamente alle bevande moderne, è carico di significato. Le tradizioni legate al suo consumo, dalla convivialità ai rituali, lo elevano a simbolo di una vita sociale ricca e profonda. L’idea di un vino che si sposa con la cultura e la storia è un tema ricorrente in “L’arte di bere”, dove il vino viene presentato come un compagno inseparabile nelle celebrazioni e nei momenti di condivisione.

In un’epoca in cui le bevande moderne tendono a sostituire il vino, Notari lancia un appello alla riscoperta di questa tradizione. Egli critica aspramente la diffusione di cocktail e altre bevande che, a suo avviso, contribuiscono a un’idea di consumo superficiale e alienante. Il suo richiamo alla qualità e alla conoscenza del vino non è solo un invito a bere meglio, ma un appello a riscoprire l’importanza di ciò che si consuma e a riconnettersi con le radici culturali.

“L’arte di bere” non è dunque solo un libro sul vino; è un manifesto per una nuova consapevolezza, un invito a rivalutare la propria relazione con il cibo e le bevande. Attraverso la lente della storia e della cultura, Notari ci offre una prospettiva che invita a riflettere sul significato profondo del vino nella nostra vita quotidiana, suggerendoci che, in un mondo in continua evoluzione, non dovremmo mai dimenticare le nostre radici e il valore delle tradizioni che ci legano al passato.

Redazione Vinamundi

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