Il vino

Il vino Enantio, storia e caratteristiche

Il vino Enantio (che si pronuncia “Enanzio”) è un vitigno a bacca nera molto diffuso tra Veneto e Trentino, nella Terra dei Forti.

Foto da Unsplash @Christine Isakzhanova

La storia

I primi riferimenti a questo vino risalgono al I secolo d.C., infatti Plinio il Vecchio descrive il vitigno come selvatico e addomesticato, diffuso nei boschi della Vallagarina. L’Enantio è anche conosciuto come Lambrusco dalla foglia frastagliata, nomenclatura che è stata adottata fino agli anni Novanta, quando gli è stato riconosciuto il nome ufficiale. Si pensava che il vitigno appartenesse alla famiglia dei Lambruschi emiliani e fosse stato importato in Trentino Alto Adige dall’Emilia Romagna,

Però, negli anni Ottanta, è stato appurata l’assenza di relazioni con la famiglia dei Lambruschi emiliani e il professore Mario Fregoni, nel 1992, ha individuato in Enantio il nome più adatto, proprio per il suo valore storico: i Romani chiamavano così la forma maschile del vitigno che necessitava, per essere fecondato, il polline “orientale” e i fiori di Enantio venivano raccolti ed essiccati per realizzare un infuso col vino bianco dal potere afrodisiaco.

L’Enantio si posiziona tra i vitigni autoctoni, e l’appellativo Lambrusco dalla forma frastagliata è ancora utilizzato perché il nome Lambrusca era impiegato per denominare la vite selvatica, la stessa che ancora oggi cresce nei boschi della Vallagarina e con cui l’Enantio avrebbe dei legami.

Ultimamente i produttori del Trentino stanno valorizzando e promuovendo questo raro vitigno. L’affermazione della D.O.C Valdadige Terra dei Forti ne è una conferma.

Foto da Unsplash @Roberta Sorge

Le caratteristiche

Il vitigno è molto resistente ad alcuni parassiti, in particolare la filossera, che tra Ottocento e Novecento ha provocato grossi danni alla viticoltura europea. L’Enantio è sopravvissuto grazie ai terreni sabbiosi della Vallagarina, tanto da rivelarsi una delle are viti a piede franco che ancora esiste. Inoltre, presenta un grappolo di medie dimensioni, falla forma allungata e alata; acini medio-piccoli, pruinosi e di colore blu-nero; delle foglie frastagliate.

Il terreno ideale è ricco di rocce calcaree, scheletro e sali minerali, che si trovano tutti nel fondovalle della Vallagarina. La maturazione è abbastanza tardiva.

Il vino è pregiato e delizioso, in passato veniva usato come vino da taglio per impreziosire altre varietà di vini più scariche ma poi la sua vinificazione in purezza ha preso il sopravvento e molte cantine del Trentino sono state premiate. Il vino ha un colore rosso rubino, una aromaticità che spicca e abbraccia sensazioni balsamiche mescolate con note vegetali e speziate, con un sentore di frutti rossi. Al gusto è sapido e strutturato, con tanta personalità, morbidezza e tannicità.

Blu Di Marco

Sono laureanda in Lettere moderne presso l’Università Statale di Milano. Appassionata di libri da quando ero in pancia, potrei dire di vivere in una casa di carta. Dal 2021 sono editor e autrice anche per Giovani Reporter

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