Il vino

Il vino della Nuova Zelanda: storia, vitigni e zone di produzione

Negli ultimi decenni la produzione di vino della Nuova Zelanda è cresciuta molto in termini di qualità, soprattutto con Chardonnay e Sauvignon, che hanno saputo esprimere caratteristiche uniche al mondo. Anche Pinot Nero e Müller-Thurgau sono parte della viticoltura Neozelandese.

La storia della viticoltura in Nuova Zelanda

La cultura del vino in Nuova Zelanda ha origini recenti, la viticultura è presente in questa terra da circa due secoli, nel 1800, a seguito della colonizzazione inglese. L’arte del vino neozelandese ha però dovuto aspettare quasi la fin del XX secolo per essere notata nel panorama internazionale. A causa dell’oidio e della fillossera si iniziò a coltivare ibridi Franco-Americani, come il Baco Noir e l’uva Isabella, noti per la loro resistenza. Il primo vigneto di viti Europee fu piantato nella zona di Marlborough nel 1973. La vitivinicoltura neozelandese ha conosciuto un forte sviluppo della produzione di vini da tavola da vigneti con altissime rese, arrivando addirittura alla sovrapproduzione. Negi anni ’90, invece, rinasce la produzione di vini bianchi prodotti da uve Sauvignon e Chardonnay che oggi possono essere considerati dei riferimenti per molti produttori.

Immagine | Unsplash @Jon Moore

I vini della Nuova Zelanda

Come accennato, il fiore all’occhiello della produzione neozelandese sono i vini bianchi prodotti con Sauvignon e Chardonnay come quali uve principali. Il Sauvignon è l’uva che ha permesso alla Nuova Zelanda di farsi conoscere nel mondo, ma oggi la produzione di vini Chardonnay, che è l’uva più coltivata, è crescita molto. I Sauvignon Blanc sono davvero unici, con i loro aromi freschi e intensi. Vengono vinificati in acciaio e non hanno affinamenti in legno. Oltre allo Chardonnay e al Sauvignon, in Nuova Zelanda si coltivano anche Riesling, il Pinot Grigio, il Müller-Thurgau e il Gewürztraminer, il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Pinot Nero, la più coltivata nel paese tra le nere e usata anche per la produzione di vini spumanti.

Immagine | Unsplash @Jon Moore

Le zone di produzione

Il clima fresco risente dell’influsso dell’oceano, le uve maturano in modo omogeneo producendo vini ricchi di aromi e di acidità naturale. Oltre il 40% dei vigneti neozelandesi sono situati sull’isola settentrionale nelle zone di Gisborne e Hawke’s Bay, la prima è nota per i suoi Chardonnay, mentre la seconda è considerata una delle migliori zone vinicole da cui provengono i Sauvignon Blanc e Chardonnay. Si producono anche vini rossi con uve Cabernet Sauvignon e Merlot. Altre zone d’interesse sono Auckland, Wairarapa e Martinborough. Nell’Isola Meridionale invece troviamo Marlborough, l’area vitivinicola più estesa, è famosa per i suoi Sauvignon. Poi si trova la piccola zona di Nelson e Canterbury. La zona più a sud del paese è Central Otago.

Redazione Vinamundi

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