Il vino a colazione? Non è più un tabù. O meglio, ogni giorno che passa diventa sempre più frequente, almeno in certi contesti. Chi ha avuto la fortuna di soggiornare in alberghi di alto livello avrà, infatti, notato come nel buffet della prima colazione non manchi mai qualche bottiglia di vino. Certo, non stiamo parlando di abitudine, ma godersi un bicchiere del giusto vino anche all’inizio della giornata può essere un lusso da concedersi di tanto in tanto. Ma quale vino scegliere? E come abbinarlo? Vediamolo insieme.
Prima di capirci qualcosa di più, è opportuno sottolineare come bere vino al mattino abbia anche una motivazione “scientifica”. Nelle prime ore della giornata, infatti, le papille gustative non sono ancora state condizionate da altri sapori e sono quindi più “reattive” e più predisposte a cogliere un certo tipo di stimolo. Non a caso, molto spesso, le degustazioni professionali vengono effettuate al mattino.
Detto questo, proviamo a capire qualcosa di più su quale vino scegliere se si vuole provare l’esperienza di bere un calice a colazione. Com’è facile comprendere, la scelta non deve di certo ricadere su vini corposi ed eccessivamente strutturati. Per la colazione, ma anche per il brunch, la scelta migliore restano le bollicine. Anche solo restando in Italia la scelta è più che mai ampia: Franciacorta, Prosecco, Trento Doc, Oltrepò e Asti. Ma si può anche andare oltre e sperimentare qualche accostamento più ardito.
Perché, allora, non provare un Cerasuolo d’Abruzzo? La sua freschezza abbinata ai suoi profumi lo rendono adatto al consumo mattutino. O ancora un Lambrusco, se si vuole spostarsi dal rosé al rosso. O un bianco fermo, per esempio uno Chardonnay, se si vuole restare sul classico.
Come avrete capito, le opzioni sono diverse e adatte a tutti i gusti. Per scegliere l’etichetta giusta è bene, però, sapere con attenzione con cosa la si andrà ad abbinare. In primis, serve concetrarsi su un aspetto: il vino non è il prodotto giusto per una “colazione all’italiana”. Se volete mangiare una brioche, lasciate stare il calice. Anche perchè, uno dei nemici del vino è senza dubbio il latte. E, allora, se ordinate un cappuccino è meglio lasciar perdere il vino e rimanere sul tradizionale.
Discorso diverso, invece, se volete aprirvi a gusti lontani dalla tradizione. La bollicina diventa allora perfetta con una parte grassa, come può essere il bacon, mentre un bianco fermo si sposa al meglio con le uova. Per il salmone c’è più scelta: ok lo spumante, ma anche il già citato Cerasuolo. Se, invece, si sceglie la frutta, meglio qualcosa di dolce, come un Moscato d’Asti.
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