Categories: Il vino

Il Vigneto Italia in crisi: perché il Nord-Est è l’unica eccezione

Negli ultimi vent’anni, il panorama vitivinicolo italiano ha subito cambiamenti significativi, evidenziando una diminuzione della superficie vitata del 15%. Questa tendenza, che ha visto il passaggio da 792.440 ettari nel 2000 a 675.135 ettari nel 2023, è stata influenzata da una serie di fattori, tra cui il cambiamento climatico, l’andamento del mercato e l’evoluzione dei consumi. Negli ultimi cinque anni, la produzione media di vino in Italia si è attestata intorno ai 47 milioni di ettolitri, con una prevalenza di vini a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP).

Le sfide del settore vitivinicolo

Nonostante l’Italia si posizioni tra i primi produttori mondiali di vino, insieme alla Francia, il settore sta affrontando sfide sempre più complesse. I consumi di vino sono in calo, una tendenza accentuata dalla situazione economica globale, dalle tensioni geopolitiche e da un crescente interesse per uno stile di vita sano. In questo contesto, sono emerse discussioni sulla necessità di estirpare vigneti, una strategia già attuata in paesi come Francia, Australia e California, ma che in Europa rimane ancora da definire.

La distribuzione della superficie vitata

Il rapporto di Ismea e Rete Rurale Nazionale rivela che il calo della superficie vitata non è uniforme in tutto il Paese. Infatti, mentre le regioni del Nord-Est come Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige hanno visto un incremento del 37% nella superficie investita dal 2000, altre regioni italiane, specialmente quelle del Sud, hanno registrato perdite significative.

Le regioni centro-settentrionali, tra cui Abruzzo, Toscana, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, hanno visto riduzioni più contenute, con cali che variano dal -3,7% dell’Abruzzo al -14,3% dell’Emilia-Romagna. Tuttavia, un secondo gruppo di regioni ha subito diminuzioni più marcate, oscillando tra il -15% e il -30%. Infine, un terzo gruppo rappresenta le regioni con i cali più drammatici, come:

  1. Campania (-32,2%)
  2. Lazio (-59,2%)
  3. Liguria (-66,3%)

Evoluzione del vigneto italiano

Questi dati suggeriscono che le ragioni di questa contrazione sono molteplici e variano da regione a regione. La Liguria e la Valle d’Aosta, ad esempio, affrontano sfide legate ai costi di produzione elevati, mentre altre regioni del Sud lottano con problemi di mercato e instabilità delle rese, aggravati da condizioni climatiche avverse come la siccità. È importante notare che la geografia del vigneto italiano sta cambiando anche internamente, con molti produttori che si spostano verso zone più fresche e di maggiore altitudine per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

In un contesto di trasformazione, la struttura del vigneto italiano sta subendo una notevole evoluzione. La superficie media delle aziende vitivinicole è aumentata da 1 a 3 ettari, e la proprietà delle vigne è sempre più concentrata. Attualmente, il 20% del vigneto nazionale è gestito da aziende con superfici superiori ai 20 ettari. Questo cambiamento è accompagnato da un aumento delle superfici rivendicabili a DOC e DOCG, passate da 250.000 ettari nel 2000 a oltre 400.000 ettari nel 2020.

Il processo di ristrutturazione e riconversione dei vigneti è stato facilitato anche dai finanziamenti pubblici dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM), che ha coinvolto oltre 330.000 ettari di vigneti. Regioni come la Sicilia, l’Emilia-Romagna, la Toscana e la Lombardia hanno ristrutturato o riconvertito oltre la metà delle loro superfici vitate. Questo fenomeno evidenzia un impegno significativo verso l’adeguamento alle nuove esigenze di mercato e ai cambiamenti climatici.

In conclusione, il panorama vitivinicolo italiano si presenta come un mosaico complesso e in continua evoluzione, dove le sfide economiche e ambientali si intrecciano con le opportunità di crescita e innovazione. Le politiche future dovranno tenere conto di queste dinamiche per sostenere il settore vitivinicolo italiano, che da secoli rappresenta un patrimonio culturale ed economico fondamentale per il Paese.

Redazione Vinamundi

Recent Posts

Riccardo Cotarella alla guida di Assoenologi: una conferma che fa la differenza

Riccardo Cotarella rimane al timone di Assoenologi, l’associazione che rappresenta con orgoglio gli enologi e…

2 ore ago

Dalla Sicilia al Chianti: un viaggio tra festival del vino e del cibo in Italia

Con l'arrivo della primavera, l'Italia si prepara a celebrare la sua straordinaria tradizione enogastronomica attraverso…

3 ore ago

La sagra di Camogli: un viaggio nel gusto con quintali di pesce fritto

Camogli, un incantevole borgo della Liguria, è rinomato per la sua bellezza pittoresca e la…

3 ore ago

Scopri il ristorante giapponese segreto di Roma: un tesoro nascosto in periferia

Nascosto tra le strade tranquille di Mezzocammino, un quartiere di periferia di Roma, si trova…

4 ore ago

Scopri l’agriturismo nascosto nella campagna romana, un paradiso per gli amanti della carne

Nel cuore della campagna romana, oltre il Grande Raccordo Anulare, si trova un agriturismo che…

5 ore ago

Scopri i tesori del vino: Bologna Wine Week e il Festival Vini e Sapori di Brescia

La primavera si avvicina e con essa una ricca offerta di eventi dedicati al vino…

5 ore ago