Andrea Moser è un nome che sta guadagnando sempre più attenzione nel panorama vinicolo italiano, non solo per la sua abilità di enologo, ma anche per la sua visione innovativa e non convenzionale. Originario del Trentino e attualmente residente in Alto Adige, Moser si distingue come un esploratore del vino, un “pirata” che non teme di sfidare le tradizioni e di uscire dalla sua comfort zone. Con il suo progetto personale AMProject, ha recentemente lanciato una nuova categoria di prodotti: i KombWine. Questo non è solo un passo verso l’innovazione, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti, un tentativo di creare qualcosa di unico e originale nel mondo delle bevande fermentate.
AMProject rappresenta l’incontro tra passione e valori, un’iniziativa che riunisce produttori affini e consapevoli, impegnati in pratiche biodinamiche e sostenibili. I temporary wine, ovvero vini prodotti in edizione limitata e solo una volta, sono un’espressione pura di un determinato luogo e di un’annata specifica. Quest’anno, per la seconda annata dei suoi temporary wine, Moser ha deciso di dedicare i suoi due nuovi vini ai suoi figli, un gesto carico di significato personale.
Entrambi i vini provengono da un vigneto situato a Mazzon di Caldaro, una zona che offre un terroir unico a 550 metri di altitudine, con suoli di origine glaciale, ricchi di limo, argilla e porfido.
Il ritorno a Mazzon è significativo per Moser, che ha deciso di vinificare qui per tre anni, esplorando diverse interpretazioni e lasciando che ogni vino racconti la propria annata senza compromessi. La vinificazione è realizzata con un approccio che esalta la naturalezza dell’uva, evitando tecniche invasive.
Il Fly Pinot Bianco si distingue per la sua purezza, con una vinificazione che implica una macerazione a freddo e una fermentazione spontanea in anfora, senza legno invasivo. Il risultato è un vino minerale, elegante e preciso, con sentori di agrumi e una salinità che rievoca la salsedine.
Il Run Pinot Nero, d’altra parte, si presenta come un vino agile e dinamico, lontano dalle convenzioni della Borgogna e dell’Alto Adige. La vinificazione ha seguito un metodo non convenzionale, con una macerazione prefermentativa a freddo e una fermentazione spontanea che mette in risalto la freschezza del frutto. Il risultato è un pinot nero che si distingue per il suo profilo aromatico vivace e il finale salino che invita a un ulteriore sorso.
Nel 2022, Andrea Moser ha intrapreso un nuovo viaggio, creando KombWine, un progetto che unisce il mondo del vino a quello della kombucha, una bevanda fermentata a base di tè. L’incontro con Ettore Ravizza, fondatore di Legend Kombucha, ha dato vita a questa idea audace, che si propone di esplorare un territorio ancora poco battuto: la fermentazione del mosto d’uva con il SCOBY, il mix simbiotico di batteri e lieviti utilizzato per la kombucha.
Il KombWine non è né un vino dealcolato né una semplice kombucha; rappresenta una nuova categoria di bevanda. Non si tratta di sottrarre alcol al vino, ma di creare qualcosa di completamente nuovo e con una propria identità. La produzione di KombWine combina tecniche enologiche tradizionali con metodi di fermentazione della kombucha, a partire da uve di alta qualità, raccolte al giusto grado di maturazione.
Questa prima versione di KombWine, ottenuta da moscato bianco, presenta un profilo aromatico fresco e vivace, con note agrumate e sentori di uva spina, arricchiti da sfumature balsamiche. La combinazione di acidità, struttura e aromaticità rende il KombWine un’alternativa intrigante per chi desidera esplorare nuove esperienze gustative senza alcol.
Andrea Moser, con la sua filosofia e la sua continua ricerca di innovazione, ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con il vino e le bevande fermentate. Con i suoi temporary wine e il nuovo KombWine, Moser non solo celebra l’arte della vinificazione, ma ci offre anche una finestra su un futuro in cui tradizione e innovazione possono convivere e dar vita a esperienze di degustazione sempre più ricche e variegate. Si attendono con curiosità le future creazioni di KombWine, che potrebbero includere varietà come il sauvignon blanc, una delle preferite di Andrea.
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