Il mondo del vino italiano si prepara a una trasformazione significativa con l’introduzione di un Pinot Grigio Doc da vitigni resistenti. Questa iniziativa, promossa dal Consorzio del Pinot Grigio delle Venezie, rappresenta un passo audace verso l’innovazione, con l’obiettivo di attrarre una clientela più giovane e rispondere alle sfide del mercato contemporaneo. La proposta di un Pinot Grigio a bassa gradazione alcolica, insieme all’uso di vitigni resistenti, segna un cambiamento necessario e atteso nel panorama vitivinicolo italiano.
Albino Armani, presidente del Consorzio, ha evidenziato i risultati positivi del Pinot Grigio, con una crescita delle imbottigliature del 3% e un aumento delle certificazioni dell’8%. Nonostante i dati incoraggianti, c’è la consapevolezza che non basta. La missione è conquistare non solo il mercato nazionale, ma anche i palati della Generazione Z. L’analisi del mercato rivela una crescente domanda di Pinot Grigio, con una scarsità di prodotto evidente.
Una delle novità più rilevanti è la creazione di un Pinot Grigio a bassa gradazione alcolica, con un contenuto che varia dai 9 agli 11 gradi, rispetto alla gradazione minima attuale di 11 gradi. Questa scelta risponde alla crescente richiesta di vini con meno calorie, una tendenza già consolidata negli Stati Uniti.
Inoltre, il Consorzio prevede di introdurre per la prima volta nel disciplinare dei vini Doc l’uso di vitigni resistenti. Questa iniziativa non solo mira a migliorare la sostenibilità del settore, ma rappresenta anche una risposta alle aspettative dei consumatori più giovani. La proposta prevede l’inserimento di vitigni resistenti per una quota del 10% nel disciplinare, un passo che potrebbe segnare una svolta storica per il vino italiano.
Sebbene l’introduzione di vitigni resistenti richieda un iter burocratico, Armani è fiducioso. Ha già avviato il processo di modifica del disciplinare a Roma, sottolineando che l’uso di varietà resistenti è già consentito a livello europeo per le Doc. Questa scelta non è solo una questione di innovazione, ma rappresenta anche un’opportunità concreta per garantire la sostenibilità del settore vitivinicolo.
In sintesi, il Consorzio del Pinot Grigio delle Venezie sta tracciando un percorso audace verso un futuro più sostenibile e in sintonia con le esigenze dei consumatori moderni. Con l’introduzione di vini a bassa gradazione e l’uso di vitigni resistenti, l’Italia ha l’opportunità di mantenere la sua leadership nella produzione di Pinot Grigio, adattandosi alle nuove tendenze di consumo del mercato globale. La sfida è aperta, e il Pinot Grigio è pronto a rispondere a questa chiamata all’innovazione.
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