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Il calo del consumo di vino in Francia: champagne ai minimi storici e boom del Prosecco

Negli ultimi anni, il panorama del consumo di vino in Francia ha subito una trasformazione significativa. Secondo i dati forniti dall’agenzia statale FranceAgrimer, nel 2024 è previsto un calo del 4% sia in termini di volume che di valore rispetto all’anno precedente. Questo declino nei consumi è stato confermato da un’analisi approfondita condotta da Circana e Kantar Worldpanel, che ha messo in evidenza come gli acquisti domestici di vino in Francia siano scesi a 8 milioni di ettolitri, generando un fatturato di 4,4 miliardi di euro. Questo trend di diminuzione non è un fenomeno isolato, ma rappresenta la continuazione di un cambiamento iniziato diversi anni fa.

La crisi del vino rosso

Un aspetto interessante di questa evoluzione è che nessuna tipologia di vino sembra essere immune da questa crisi, con il vino rosso che risulta particolarmente colpito. Infatti, i dati mostrano un drammatico calo del 7% in volume rispetto al 2023. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono solo i giovani consumatori a spostarsi verso altre opzioni; anche le fasce d’età più mature, in particolare quelle tra i 50 e i 64 anni, che tradizionalmente sono state un bastione per il consumo di vino rosso, stanno cambiando le loro abitudini, favorendo vini rosati e bianchi.

La performance dei vini spumanti

Anche se il calo dei consumi colpisce principalmente i vini fermi, i vini spumanti, sebbene non esenti da difficoltà, mostrano una performance relativamente migliore. Le bollicine registrano una contrazione limitata, con un -2% in volume e in valore rispetto al 2023, totalizzando 164 milioni di bottiglie vendute e generando 1,4 miliardi di euro di fatturato. Tuttavia, all’interno di questo segmento, lo Champagne sta vivendo un momento di crisi profonda. Con un calo del 26% a volume, le bollicine francesi per antonomasia stanno attraversando una fase difficile. Nel 2024, le vendite di Champagne si sono fermate a 26,7 milioni di bottiglie, generando un fatturato di 345 milioni di euro, con un ulteriore calo del 6% rispetto all’anno precedente. Questo declino è particolarmente preoccupante, considerando che la media triennale evidenzia una diminuzione costante del 10%.

L’ascesa del Prosecco

Nel contesto di queste difficoltà, emerge una tendenza opposta riguardo al consumo di bollicine estere, in particolare il Prosecco. Questo vino spumante italiano sta vivendo un vero e proprio boom in Francia, dove le vendite hanno raggiunto i 10 milioni di bottiglie, con un incremento del 9% in volume rispetto al 2023. Attualmente, il Prosecco rappresenta quasi un terzo dei volumi di spumanti a denominazione consumati in Francia, un risultato impressionante che testimonia l’apprezzamento crescente per questo vino.

La crescente popolarità del Prosecco può essere attribuita a diversi fattori:

  1. Prezzo accessibile: Il suo prezzo più accessibile rispetto allo Champagne lo rende più attraente per i consumatori.
  2. Versatilità: È spesso percepito come un’opzione più versatile e informale, adatta a diverse occasioni, dalle celebrazioni agli aperitivi quotidiani.
  3. Ricerca di freschezza: Questo cambiamento nei gusti dei consumatori francesi riflette una ricerca di freschezza e leggerezza che il Prosecco offre, in contrapposizione alla complessità e alla tradizione spesso associate allo Champagne.

Il declino del consumo di vino in Francia non è un fatto isolato e si inserisce in un contesto più ampio di cambiamento delle abitudini alimentari e delle preferenze di consumo a livello globale. Molti esperti suggeriscono che la crescente attenzione alla salute e al benessere stia influenzando le scelte degli individui, portandoli a ridurre il consumo di alcol in generale. Inoltre, la crescente popolarità di bevande alternative, come birre artigianali e cocktail a base di ingredienti freschi e naturali, sta contribuendo a questo cambiamento.

In risposta a queste sfide, molte cantine francesi stanno cercando di adattarsi alle nuove preferenze dei consumatori, esplorando nuove tecniche di vinificazione e diversificando le loro offerte. Alcuni produttori stanno investendo in campagne di marketing mirate a promuovere la qualità e l’unicità dei vini francesi, sperando di riconquistare l’interesse dei consumatori. Tuttavia, la strada da percorrere è lunga e il futuro del vino francese potrebbe dipendere dalla capacità dell’industria di innovare e adattarsi a un mercato in continua evoluzione.

In sintesi, il panorama del consumo di vino in Francia sta attraversando un periodo di cambiamento significativo, con un calo generale della domanda e un’accelerazione nell’adozione di spumanti stranieri come il Prosecco. Le cantine francesi si trovano di fronte alla sfida di reinventarsi per attrarre una nuova generazione di consumatori, mentre il futuro dello Champagne rimane incerto.

Redazione Vinamundi

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