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Il bianco resistente di Cerealto: una scoperta a 700 metri d’altitudine

Cerealto è un vino bianco fermo prodotto dall’azienda Terre di Cerealto, situata ai piedi delle Piccole Dolomiti in Veneto. Questo vino è un blend di due vitigni resistenti: il Johanniter e il Bronner, entrambi appartenenti alla categoria PIWI, acronimo di “pilzwiderstandsfähig”, che significa “resistenti alle malattie funginee”. Coltivati a un’altitudine di 700 metri, questi vitigni si avvantaggiano di un terreno di qualità, capace di esaltare le peculiarità delle uve.

La cantina Terre di Cerealto è tra le prime in Veneto a dedicarsi esclusivamente alla coltivazione di vitigni resistenti. Questa scelta è il risultato di un’attenzione particolare verso la sostenibilità ambientale e il rispetto dell’ecosistema pedemontano. La coltivazione di PIWI consente di ridurre drasticamente l’uso di trattamenti fitosanitari, impiegando metodi naturali e sostenibili, come estratti vegetali e microrganismi utili. Questo approccio non solo preserva la salute del vigneto, ma migliora anche la qualità finale del vino.

Annata 2018: un millesimo promettente

La prima annata di Cerealto è stata prodotta nel 2017, e oggi è disponibile l’annata 2018. Come spiega Massimo Reniero, fondatore dell’azienda insieme a Silvestro Cracco, “la seconda annata di un vino è sempre la più difficile, soprattutto quando la precedente è andata bene come nel caso del Cerealto 2017”. Tuttavia, il millesimo 2018 ha beneficiato di condizioni climatiche favorevoli, contribuendo a una maturazione perfetta delle uve. Questo ha esaltato le caratteristiche organolettiche di ciascun vitigno:

  1. Johanniter: conferisce al vino un forte carattere e una personalità distintiva.
  2. Bronner: aggiunge finezza ed eleganza.

I mosti ottenuti dalle uve sono stati generosi e la loro struttura si è rivelata notevole fin dalle prime fasi di vinificazione. L’affinamento sulle fecce fini, che dura sette mesi, è fondamentale per preservare la freschezza del vino e aumentarne la complessità. A questo si aggiunge un ulteriore affinamento di sei mesi in bottiglia, permettendo al vino di raggiungere un equilibrio ottimale prima della degustazione.

Un vino versatile

Cerealto si presenta come un vino aromatico, con un’acidità vibrante che lo rende perfetto sia come aperitivo sia in abbinamento a piatti a base di pesce, in particolare crudo, e a verdure fresche. La sua struttura consente anche di accostarlo a piatti più complessi, come carni bianche e torte salate. Questo lo rende un vino versatile, adatto a diverse occasioni.

Il Johanniter, sviluppato in Germania nel 1968, è caratterizzato da una produzione elevata e grappoli di medie dimensioni. Al palato, il vino ricorda note di mela cotogna, pera e mandarino, con un retrogusto leggermente speziato. Il Bronner, creato nel 1975, presenta sentori fruttati di limone e frutti esotici, con una buona nota minerale e una lunga persistenza.

Sostenibilità e qualità

Terre di Cerealto non è solo un produttore di vino, ma rappresenta un esempio di come la viticoltura possa andare di pari passo con la sostenibilità ambientale. Grazie alla scelta di coltivare vitigni resistenti, l’azienda contribuisce a una viticoltura più sana e meno impattante, creando vini di alta qualità che rispecchiano il territorio in cui vengono prodotti. Cerealto è, dunque, non solo un vino, ma anche un simbolo di un nuovo approccio alla viticoltura, dove la tradizione si sposa con l’innovazione e il rispetto per l’ambiente.

Con l’annata 2018, Cerealto si propone di affermarsi ulteriormente sul mercato, continuando a stupire con la sua eleganza e la sua capacità di riflettere le peculiarità del territorio veneto. Le aspettative sono alte e gli appassionati di vino possono attendere con curiosità per scoprire le emozioni che questo bianco resistente ha da offrire.

Redazione Vinamundi

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