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I vini del Re: un viaggio tra Trentodoc Ferrari e l’Etna Bianco Donnafugata

Un brindisi in puro stile italiano ha caratterizzato la cena di gala tenutasi al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ospitato Re Carlo III e la Regina Camilla. Tra i vini serviti, spiccano le bollicine del Trentodoc Ferrari Riserva Lunelli 2016, una delle etichette più prestigiose della spumantistica italiana, simbolo di qualità e tradizione. La cantina Ferrari, fondata nel 1902 da Giulio Ferrari, è situata a Trento e ha saputo affermarsi nel panorama internazionale grazie a un’attenzione maniacale per la qualità delle uve e dei processi di vinificazione.

Trentodoc: un simbolo di qualità

Il Trentodoc è il risultato di un metodo classico, che prevede una fermentazione in bottiglia e un affinamento sui lieviti, conferendo ai vini una complessità e una freschezza ineguagliabili. La Riserva Lunelli 2016, in particolare, è stata apprezzata per il suo bouquet aromatico ricco e per le note di frutta matura, che si sposano perfettamente con la mineralità del terroir trentino.

L’Etna Bianco di Donnafugata

Ma la serata non si è limitata alle bollicine, poiché il menu ha incluso l’Etna Bianco “Sul Vulcano” di Donnafugata, cantina simbolo della viticoltura siciliana. Situata vicino a Marsala, Donnafugata è conosciuta per i suoi vini che esprimono al meglio il carattere vulcanico dei terreni siciliani. L’Etna Bianco si distingue per la sua freschezza, mineralità e complessità, risultando un perfetto accompagnamento per i piatti a base di pesce, come quello servito durante la cena.

Un dolce finale con il Moscato Rosa

A completare il prestigioso elenco di vini, è stato presentato il Biancolella d’Ischia “Vigna del Lume” delle Cantine Mazzella, prodotto in un vigneto a picco sul mare. Questo vino è un vero e proprio omaggio alla tradizione vitivinicola dell’isola, dove il clima e il suolo unico conferiscono ai vini una freschezza e una sapidità inconfondibili. La famiglia Mazzella, con una lunga storia di viticoltori, ha saputo valorizzare le varietà autoctone, rendendo il Biancolella un vino apprezzato sia a livello nazionale che internazionale.

Infine, non poteva mancare un dolce finale con il Moscato Rosa “Pasithea Rosa” di Cantina Girlan, gioiello da dessert prodotto in Oltradige. Questo vino, caratterizzato da note floreali e fruttate, si sposa perfettamente con i dessert, rendendo ogni pasto un momento speciale. La Cantina Girlan, fondata nel 1923, è una realtà cooperativa che riunisce vignaioli locali e punta a produrre vini di alta qualità, rispettando la tradizione e l’ambiente.

La presenza di questi vini di eccellenza al Quirinale ha rappresentato un momento di grande emozione per Camilla Lunelli, che ha commentato l’evento con entusiasmo. “Vedere le nostre bottiglie protagoniste di un’entrata ufficiale, portate dal personale di servizio con la divisa rossa delle grandi occasioni, per poi essere versate nei calici per un brindisi così importante, ci ha riempito di emozione” ha dichiarato. La Lunelli, presente all’evento con la sua famiglia, ha avuto anche l’occasione di conversare con Re Carlo III, rinnovando i complimenti per il suo impegno ambientale e invitandolo a visitare il Trentino.

Il Re, noto per la sua sensibilità verso le questioni ambientali, ha apprezzato il gesto e ha mostrato interesse per le condizioni della neve di quest’anno, rivelando un lato più personale e scherzoso. Durante la cena, Re Carlo ha anche colto l’occasione per celebrare il ventesimo anniversario di matrimonio con la Regina Camilla, sempre con un tocco di umorismo. Ha ringraziato il Presidente Mattarella per aver organizzato una “romantica cena a lume di candela” e ha sottolineato l’importanza dei legami tra Italia e Regno Unito.

La cena è stata curata dagli chef del Quirinale, Fabrizio Boca e Chiara Condoluci, che hanno proposto un menu incentrato sulla semplicità e sull’utilizzo di materie prime locali. Gli antipasti, preparati con verdure coltivate negli orti della residenza presidenziale di Castelporziano, hanno rappresentato un’ottima introduzione a piatti come la spigola al sale, accompagnata da patate arrosto e carciofi fritti. Il dolce finale, una torta gelato fior di latte e lamponi, ha chiuso il pasto in modo delizioso.

Il tema della sostenibilità e della valorizzazione delle materie prime è un valore condiviso da Re Carlo e dalla Regina Camilla, che hanno sempre sostenuto un’alimentazione semplice e di qualità. Questo approccio si allinea perfettamente con la filosofia di Slow Food, di cui Carlin Petrini è uno dei fondatori. Il Re ha intrattenuto un lungo rapporto di amicizia con Petrini, che incontrerà durante la sua visita a Ravenna, tappa finale del viaggio in Italia.

In un contesto in cui il vino è un simbolo di convivialità e di unione, il brindisi al Quirinale ha rappresentato non solo un omaggio alla tradizione enologica italiana, ma anche un segno di amicizia e collaborazione tra due Paesi che condividono una storia e valori comuni.

Redazione Vinamundi

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