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Grola: il vino ribelle di Valpolicella che conquista il palato

Il mondo del vino è in continua evoluzione e, in questo contesto, la cantina Allegrini, una delle più rinomate della Valpolicella, ha recentemente annunciato un ritorno significativo: il Grola. Non più “La Grola”, ma semplicemente “Grola”. Questo rosso iconico, che ha segnato la storia vitivinicola della zona, si ripresenta con un’identità rinnovata e un forte legame con le sue origini. Grola rientra nella denominazione Valpolicella Classico Superiore Doc, con un blend modificato, una nuova bottiglia e un packaging ecosostenibile.

La presentazione del “nuovo” Grola ha avuto luogo al Vinitaly, uno dei più importanti eventi del settore, dove la cantina ha colto l’occasione per lanciare il vino in un tour che toccherà 13 tra bistrot e trattorie gourmet d’Italia. Durante questo tour, i partecipanti avranno l’opportunità di scoprire abbinamenti enogastronomici inediti, unendo la tradizione della Valpolicella con l’innovazione.

Un tributo alla tradizione e all’innovazione

Francesco Allegrini, CEO di Allegrini Wines, ha descritto il Grola non solo come un vino, ma come un’idea di Valpolicella. “È un ritorno consapevole alle origini e una dichiarazione di identità”, ha affermato. Questo progetto rappresenta un tributo a suo padre, Franco Allegrini, che aveva già iniziato a immaginare un cambiamento per questo vino. Grola si propone così come simbolo della loro eredità e della volontà di lasciare un segno nel panorama vinicolo.

Sostenibilità e design innovativo

Il rinnovamento del Grola non si limita solo al vino, ma coinvolge anche l’immagine e il packaging. La nuova bottiglia, realizzata con un peso di soli 420 grammi, è stata pensata per ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, l’etichetta è composta al 100% da cotone, mentre il packaging è certificato FSC, garantendo che il legno utilizzato provenga da foreste gestite in maniera responsabile. Anche la capsula Derma, a basso impatto ambientale, e il tappo certificato per ridurre il TCA, completano questo restyling moderno e responsabile.

Un vino per chi cerca emozione

Francesco Allegrini ha sottolineato che “Grola non è per tutti: è un vino per chi ha personalità, per chi cerca emozione in un calice”. La versatilità del Grola è un altro punto di forza; può essere servito anche fresco, dimostrando che un rosso può sorprendere in modi inaspettati. Questa caratteristica si allinea perfettamente con le tendenze attuali nel mondo della ristorazione e della mixology, dove i vini rossi vengono sempre più spesso utilizzati in abbinamenti innovativi e creativi.

La storia e il futuro del Grola

Il Grola è un vino che si distingue per il suo carattere unico, frutto di un blend di varietà tipiche della Valpolicella, come Corvina, Rondinella e Molinara. La vinificazione avviene in modo tradizionale, ma con un occhio attento alle pratiche sostenibili. Questo approccio non solo preserva l’ambiente, ma contribuisce anche a garantire la qualità e l’autenticità del vino.

In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata un tema centrale anche nel settore vitivinicolo, il Grola si propone come un esempio virtuoso di come sia possibile combinare tradizione e innovazione. La scelta di materiali ecologici per il packaging e la riduzione dell’impatto ambientale durante il processo produttivo sono segnali chiari della volontà di Allegrini di essere un protagonista responsabile nel panorama vinicolo.

Il Grola, quindi, non è solo un prodotto da degustare, ma un’esperienza da vivere e condividere. Con il suo mix di tradizione, innovazione e sostenibilità, rappresenta una nuova era per i vini della Valpolicella, pronta a conquistare un pubblico sempre più vasto e variegato. La rinascita di Grola è un invito a scoprire e apprezzare le meraviglie di questa storica regione vinicola, attraverso un vino che, come un buon amico, sa sempre sorprenderti.

Redazione Vinamundi

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