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Giovanni Busi alla guida del Consorzio Vino Chianti: una nuova era per il vino toscano

Il Consorzio Vino Chianti ha recentemente confermato Giovanni Busi alla presidenza per un nuovo mandato che si estenderà fino al 2028. Questa decisione riflette una chiara volontà di continuità in un periodo critico per il settore vitivinicolo, caratterizzato da sfide significative legate a produzione, mercati e sostenibilità economica. La figura di Busi è vista come un punto di riferimento, capace di affrontare le complessità attuali e future del comparto, e la sua conferma è stata accolta con favore dai membri del Consorzio.

Le linee guida per il nuovo triennio

Durante la seduta del consiglio di amministrazione, Busi ha delineato le strategie per il nuovo triennio, sottolineando l’importanza di un approccio proattivo nella gestione della produzione. Tra i punti salienti:

  1. Riduzione delle rese: è stata adottata una contrazione del 20% per il 2025, considerata necessaria per affrontare le problematiche strutturali del settore.
  2. Cambio di rotta nella promozione: Busi ha evidenziato la necessità di individuare nuovi mercati e investire in strategie di promozione a lungo termine.

Espansione internazionale e nuove iniziative

Il Consorzio sta pianificando di rafforzare la propria presenza internazionale attraverso iniziative mirate. Tra le azioni più significative si annovera la prima missione promozionale in Nigeria, programmata per gennaio 2026 in collaborazione con Gambero Rosso. Questo evento rappresenta un’importante opportunità per il Chianti in un continente emergente come l’Africa, dove i consumi di vino stanno crescendo notevolmente. Prima di questa tappa, il Consorzio sarà presente a San Paolo del Brasile nel novembre 2025, un’altra piazza strategica per i vini italiani.

Entrambe le iniziative fanno parte di un piano di sviluppo commerciale più ampio che si rivolge non solo all’Africa e all’America Latina, ma anche a mercati asiatici, dove il Consorzio intende intensificare gli sforzi. La crescente domanda di vini di qualità in questi territori rappresenta un’opportunità fondamentale per il Chianti, storicamente apprezzato per le sue caratteristiche uniche.

La questione delle autorizzazioni e dei finanziamenti

Un tema cruciale sollevato da Busi riguarda le autorizzazioni per nuovi impianti viticoli. Ha lanciato un appello alla Regione Toscana per un blocco pluriennale delle nuove autorizzazioni, considerando insostenibile l’attuale trend di ampliamento annuale dell’1% della superficie vitata. Busi ha proposto un piano di congelamento quinquennale delle nuove autorizzazioni per riequilibrare l’offerta e garantire un futuro sostenibile per la denominazione Chianti.

Inoltre, ha evidenziato la necessità di riformare il sistema di accesso ai fondi pubblici, che attualmente penalizza progetti ambiziosi. Ha chiesto alla Regione Toscana di aumentare il cofinanziamento del 20% rispetto ai fondi comunitari, un passo fondamentale per stimolare le aziende e costruire una strategia solida a lungo termine.

Il nuovo consiglio del Consorzio Vino Chianti, che ha eletto Busi, è composto da una rappresentanza variegata di produttori, tra cui nomi noti del panorama vitivinicolo toscano. Questo gruppo di lavoro porterà avanti le iniziative strategiche delineate da Busi, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il marchio Chianti e sostenere i produttori nel loro percorso di crescita.

La conferma di Giovanni Busi come presidente del Consorzio Vino Chianti rappresenta un momento di transizione e opportunità per l’intero settore vitivinicolo toscano. Con una visione chiara e ambiziosa, il Consorzio si prepara ad affrontare le sfide del futuro, puntando su una gestione sostenibile e una promozione efficace dei propri prodotti. In un mercato globale in continua evoluzione, la capacità di adattarsi e innovare sarà fondamentale per garantire il successo e la reputazione del Chianti a livello internazionale.

Redazione Vinamundi

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