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Giovani e whisky: il futuro del settore si presenta con un festival innovativo

Nel panorama attuale, dove si registrano notizie di un calo dei consumi di alcolici, il mondo degli spirits si presenta come un universo contraddittorio. Mentre molte bevande alcoliche vedono una diminuzione della domanda, il whisky continua a mantenere un fascino particolare, specialmente tra i giovani. Andrea Fofi, ideatore del Roma Whisky Festival, afferma con sicurezza che il whisky conserva il suo status di re dei distillati. «A parte alcuni prodotti “da battaglia” disponibili nella grande distribuzione, il whisky si presenta sempre bene», sottolinea Fofi, evidenziando la qualità e la varietà della proposta.

Quest’anno, il Roma Whisky Festival celebra la sua 13esima edizione, un traguardo significativo che testimonia la crescita e l’evoluzione dell’evento. Fofi racconta come il festival sia partito con il nome “Spirit of Scotland”, inizialmente focalizzato esclusivamente sul whisky scozzese. Con il passare degli anni, tuttavia, il panorama si è ampliato, includendo whisky provenienti da paesi emergenti come Giappone, Cina, Israele e Cipro. «Abbiamo costruito uno zoccolo duro di grandi appassionati e, nel contempo, attratto nuove generazioni verso questo distillato», afferma Fofi, notando l’incremento della partecipazione di giovani ai corsi di formazione e all’evento stesso.

Il mercato del whisky oggi

Ma come si presenta attualmente il mercato del whisky? Fofi osserva che, sebbene ci sia una forte offerta, la domanda sta mostrando una leggera contrazione. In Scozia, le nuove distillerie continuano a sorgere, producendo whisky giovani che necessitano di anni di invecchiamento. Tuttavia, l’interesse dei consumatori sembra essersi raffreddato, soprattutto per il segmento medio, mentre i whisky premium e quelli di fascia bassa mantengono una certa stabilità.

Nonostante questa situazione, il settore della miscelazione e dell’hotellerie mostra segni di crescita. «L’appassionato di whisky tende a concentrarsi di più sulle collezioni», afferma Fofi, notando che il mercato delle aste ha visto un abbassamento dei prezzi, ma rimane comunque un’attività vivace. Per quanto riguarda le nuove generazioni, Fofi osserva un crescente interesse per gli spirits rispetto al vino. «Gli spirits sono più facili da approcciare e l’ampia offerta consente di sperimentare», sostiene, aggiungendo che anche al festival si è registrato un abbassamento dell’età media dei visitatori.

Novità per il prossimo festival

Per il prossimo anno, Fofi ha in mente alcune novità per il festival. «Sto considerando un cambio di location per portare il festival in una nuova zona di Roma», rivela. L’idea è di creare un evento che vada oltre la semplice esperienza degustativa, un “Whisky Festival 2.0” che possa coinvolgere maggiormente il pubblico. «Voglio mantenere l’atmosfera di un festival, non trasformarlo in un trade show come il Roma Bar Show», spiega, puntando a creare momenti di aggregazione e convivialità, dove gli appassionati possano condividere un dram di whisky in un contesto accogliente e stimolante.

In merito al Roma Bar Show, Fofi annuncia che quest’edizione sarà particolarmente significativa grazie all’ingresso di Fiere di Parma nel capitale della manifestazione. Questo nuovo partenariato promette di portare il festival a un livello superiore, specialmente in termini di opportunità B2B. «Inviteremo oltre 50 buyer internazionali per facilitare attività di networking con le aziende», afferma Fofi, sottolineando l’importanza di espandere la rete commerciale del festival.

Responsabilità e consapevolezza

Recentemente, il noto produttore di vino Angelo Gaja ha fatto notizia per la sua distinzione tra alcol da fermentazione e distillati. Anche se Fofi non ha avuto modo di approfondire la questione, sottolinea l’importanza di bere in modo responsabile. «Il whisky ha una gradazione alcolica di circa 45 gradi, ed è fondamentale essere consapevoli di quanto si beve», afferma. La moderazione e la responsabilità sono temi ricorrenti nel discorso di Fofi, che incoraggia i partecipanti al festival a godere del whisky in modo consapevole.

In un mondo in continua evoluzione, il Roma Whisky Festival si prepara a scrivere un nuovo capitolo, cercando di attrarre non solo i fedeli appassionati ma anche le nuove generazioni, pronte a scoprire e apprezzare il whisky in tutte le sue sfumature. Con un mix di tradizione e innovazione, il festival rappresenta un punto d’incontro per gli amanti del distillato, un luogo dove condividere esperienze e costruire una comunità sempre più variegata e appassionata.

Redazione Vinamundi

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