La Cantina Fasoli Gino, situata a Colognola ai Colli, nel cuore dell’est veronese, rappresenta un esempio di passione e innovazione nel settore vitivinicolo. Fondata nel 1925 da Amadio Fasoli, l’azienda ha saputo crescere e affermarsi in oltre 90 mercati internazionali, spaziando dal Giappone agli Stati Uniti. Quest’anno, la cantina celebra un traguardo straordinario: il suo centenario. Per commemorare questo importante anniversario, i discendenti di Amadio, Natalino e Matteo Fasoli, presentano un nuovo vino rosso speciale, il “vino dei cent’anni”, un prodotto che racchiude la tradizione e l’innovazione della famiglia.
Il “vino dei cent’anni” non è solo un vino, ma la sintesi di tutti i rossi a mono-vitigno della cantina. Questo blend include varietà pregiate come merlot, corvina, corvinone, cabernet e pinot nero, ognuna delle quali contribuisce con le proprie caratteristiche uniche. Il risultato è un vino che rappresenta il meglio della tradizione vitivinicola della famiglia Fasoli. Matteo Fasoli sottolinea che la scelta di puntare sul biologico, iniziata nel 1986, è stata dettata da un’ispirazione personale e da un impegno per la sostenibilità.
La Cantina Fasoli Gino è pioniera nel settore biologico e ha trovato alleati nei distributori svizzeri e tedeschi, che hanno riconosciuto la qualità dei loro prodotti. Oggi, il Bilancio di sostenibilità dell’azienda evidenzia il suo impegno per una viticoltura responsabile. Tra le iniziative più significative, troviamo:
Queste scelte non solo riducono l’impatto ambientale, ma riflettono anche un’etica che permea l’intera filiera produttiva.
Nel 2026, Fasoli Gino celebrerà il ventesimo anniversario dell’adozione di procedure biodinamiche e prevede di effettuare il primo raccolto legato ai vitigni resistenti Piwi. Questi vitigni offrono vantaggi significativi, riducendo l’uso di rame e gasolio e limitando gli interventi necessari in vigna. Natalino Fasoli afferma che il successo di questa iniziativa potrebbe rappresentare una novità importante per il settore biologico.
Il “vino dei cento anni” è il risultato di un attento processo di produzione, con uve raccolte a mano e appassite, che seguono le tradizionali tecniche della pergola corta veronese e del guyot. Ogni varietà matura separatamente in botti di rovere per un periodo che varia tra i 36 e i 48 mesi, prima di essere unita in un blend che esalta la complessità e l’intensità del vino finale.
Con una lunga storia alle spalle e un impegno costante verso la sostenibilità e la qualità, la Cantina Fasoli Gino continua a scrivere la propria narrazione nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale. Questo rosso di grande struttura è perfetto per accompagnare carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati, ma può essere gustato anche da solo, in un calice ballon, a fine pasto.
L'assenza del cardinale keniano John Njue dal conclave che si svolgerà nella Cappella Sistina ha…
La Tintilia del Molise sta emergendo come uno dei vini più interessanti del panorama enologico…
La questione su come conservare e servire i bicchieri da vino è più complessa di…
Il 2024 si chiude per Veronafiere con risultati straordinari, segnando un nuovo record nel bilancio…
Il convegno “Agricoltura rigenerativa: tra agroecologia e greenwashing”, organizzato dal WWF nella prestigiosa Sala delle…
Il Prosecco, il famoso vino spumante italiano, sta vivendo un momento di straordinario successo negli…