Nell’incantevole cornice del Vigilius Mountain Resort, situato tra le maestose vette del Monte San Vigilio a Lana, si è recentemente svolta la ventiduesima edizione del “Trofeo Vernatsch”, un evento di riferimento per gli appassionati di vino e per i professionisti del settore. Questo prestigioso riconoscimento è stato istituito per valorizzare il vitigno Schiava, una varietà autoctona dell’Alto Adige, nota per la sua freschezza e versatilità. Quest’anno, la giuria, composta da esperti provenienti da Italia, Germania, Austria e Svizzera, ha selezionato i migliori vini tra 84 etichette in gara, conferendo il titolo di “Schiava dell’anno” a due vini di spicco: il Marie Alto Adige Santa Maddalena Classico Doc 2024 di Fliederhof, nella categoria “Classici”, e l’Antheos Alto Adige Santa Maddalena Classico Doc 2023 di Ansitz Waldgries, per la categoria “Selezione”.
La Schiava è un vitigno che ha trovato la sua espressione ideale nei terreni ricchi e nelle condizioni climatiche particolari dell’Alto Adige. La sua storia risale a secoli fa e rappresenta una vera e propria tradizione per la regione, caratterizzando i vini locali con note fruttate e un corpo leggero.
Marie di Fliederhof: con il suo carattere fresco e vivace, ha colpito la giuria per la sua armonia e la capacità di rappresentare al meglio la tipicità di questa varietà. Fliederhof è una cantina rinomata, che si impegna nella produzione di vini di qualità, utilizzando tecniche tradizionali e una forte attenzione alla sostenibilità.
Antheos di Ansitz Waldgries: ha ricevuto il riconoscimento per la sua complessità e profondità, dimostrando che anche vini di annate precedenti possono eccellere. Ansitz Waldgries è conosciuta per il suo approccio innovativo e per la valorizzazione delle tradizioni vitivinicole locali. Questo vino, frutto di un attento processo di selezione, ha saputo conquistare la giuria con il suo profilo aromatico distintivo e la sua eleganza.
Oltre ai vincitori assoluti, sono stati premiati anche i vini migliori per area di provenienza, offrendo un’ampia panoramica sulla ricchezza espressiva della Vernatsch. Tra i vini premiati nella categoria “Classici” si annoverano:
Questi vini rappresentano l’eccellenza dei rispettivi territori, ognuno con le proprie caratteristiche uniche che riflettono il terroir.
Nella categoria “Selezione”, i premi sono andati anche a etichette come:
Questi vini sono stati selezionati per il loro punteggio massimo e per la loro capacità di esprimere la tradizione vitivinicola dell’Alto Adige attraverso un’interpretazione moderna e sofisticata.
L’evento si è concluso con il tanto atteso “Vernatsch Party”, un momento di convivialità in cui i partecipanti hanno potuto degustare i vini premiati in abbinamento alle creazioni gastronomiche dello chef Daniel Sanin e della brigata del Vigilius Mountain Resort. Questo momento ha evidenziato la versatilità della Schiava, capace di abbinarsi a una varietà di piatti, dalla cucina tradizionale altoatesina a proposte più innovative. Othmar Kiem, uno dei co-organizzatori del trofeo, ha sottolineato come la Schiava stia conquistando sempre più consensi, specialmente tra i giovani e i nuovi sommelier. Questo è un segnale positivo per il futuro della viticoltura altoatesina, che continua a evolversi mantenendo vive le proprie tradizioni.
Il “Trofeo Vernatsch” non è solo una competizione, ma una vera e propria celebrazione della cultura vinicola dell’Alto Adige, che mette in luce l’impegno dei produttori locali nella creazione di vini di alta qualità, eleganti e autentici. Con il crescente interesse verso i vini leggeri e freschi, come quelli ottenuti dalla Schiava, il premio rappresenta un’importante vetrina per il patrimonio enologico della regione, capace di attrarre sia esperti del settore che neofiti desiderosi di scoprire i tesori enologici dell’Alto Adige.
L’edizione di quest’anno del “Trofeo Vernatsch” ha dimostrato che, mentre il mondo del vino continua a cambiare, la tradizione e l’innovazione possono coesistere, portando a risultati sorprendenti e gratificanti. Con il riconoscimento di Fliederhof e Ansitz Waldgries, la Schiava dell’Alto Adige si conferma come un vitigno di grande valore, pronto a conquistare i cuori e i palati di molti.
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