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Fiumi che raccontano storie: il misterioso Ciron e il suo aroma di muffa

Nel cuore delle Landes de Gascogne, un territorio ricco di storia e tradizioni vinicole, scorre un fiume che, a prima vista, potrebbe apparire insignificante: il Ciron. Con una lunghezza di 97 km, questo corso d’acqua nasce all’estremità orientale della regione e attraversa paesaggi suggestivi, dalle gole di Préchac a Villandraut fino a confluire nella Garonne a Barsac, poco a valle di Langon. Sebbene possa sembrare un semplice fiume, il Ciron nasconde un segreto prezioso che ha un impatto profondo sull’enologia locale.

La sua portata limitata, alimentata da nove affluenti minori, si inserisce in un contesto lacustre che fa di questo fiume un elemento vitale per l’ecosistema circostante. Ma ciò che rende davvero straordinario il Ciron è il suo microclima unico, creato dalle fronde degli alberi che lo circondano. Qui, le acque fresche e protette dal sole favoriscono la formazione di una nebbia mattutina durante l’autunno. Questo fenomeno naturale diventa cruciale per la viticoltura della zona, poiché produce una condizione ideale per lo sviluppo di un fungo microscopico noto come Botrytis cinerea, comunemente chiamato “muffa nobile”.

L’importanza della muffa nobile

Questa muffa, lungi dall’essere un nemico per i vigneti, è accolta con entusiasmo dai viticoltori. La Botrytis cinerea agisce sugli acini d’uva maturi, perforandone la buccia e permettendo l’evaporazione dell’acqua. Questo processo porta a una concentrazione di zuccheri, acidità e aromi, dando vita a vini dolci e complessi, come i celebri Sauternes. Questi vini bianchi dolci sono considerati tra i migliori al mondo e il loro sapore unico è direttamente correlato alla magia del Ciron.

Il nome “Ciron” deriva dal latino Sirio, e attraverso i secoli ha mantenuto il suo legame con la terra e le tradizioni vitivinicole. L’umidità apportata dal fiume non solo crea le condizioni ideali per la Botrytis cinerea, ma contribuisce anche a formare un microclima perfetto per i vigneti di Sauternes, Barsac, Fargues e Preignac, tutti facenti parte dell’AOC Sauternes. Questi terroir sono noti per la loro capacità di produrre vini di alta qualità, ricchi di sapore e personalità.

I vitigni dei vini dolci

I vitigni predominanti nella produzione di Sauternes sono:

  1. Sémillon: noto per conferire rotondità e struttura ai vini.
  2. Sauvignon blanc: aggiunge freschezza e una nervatura acida.
  3. Muscadelle: sebbene in quantità minore, arricchisce il bouquet floreale.

Il mosto ottenuto da queste uve è estremamente ricco e viene vinificato con grande attenzione, spesso in barrique nuove, con affinamenti che possono durare anni, affinché il vino possa esprimere appieno le sue potenzialità. Il risultato è un vino di una complessità straordinaria, dove note di miele, albicocca secca, zafferano, arancia candita, fiori bianchi e spezie dolci si fondono in un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità. Tra i produttori più rinomati della regione spicca il leggendario Château d’Yquem, l’unico Sauternes classificato come Premier Cru Supérieur nel 1855, simbolo di eccellenza e tradizione vinicola.

La varietà della regione

Accanto al Sauternes AOC troviamo anche il Barsac AOC, che condivide il medesimo terroir e vitigni, ma ha la possibilità di etichettare i propri vini come Sauternes. Questo rende la regione ancora più affascinante per gli appassionati di vino, poiché offre una varietà di stili e sapori da scoprire.

Per molti anni, la percezione comune della Botrytis cinerea era quella di un marciume grigio, un nemico dei viticoltori. Tuttavia, la mia esperienza personale nel calpestare le vigne di Sauternes durante il mese di novembre ha rivelato un altro lato della storia. Osservare la bruma avvolgente che si forma sui vigneti al mattino, aspettando i raggi solari del mezzogiorno per vedere l’umidità evaporare, è un’esperienza quasi mistica. È un momento di connessione con la natura, che ci ricorda quanto sia prezioso il legame tra il fiume Ciron e i vini che ne derivano.

Il Ciron, quindi, non è solo un semplice corso d’acqua: è un elemento fondamentale della cultura vinicola della regione, un fiume che sa di muffa, ma che in realtà rappresenta la vita, la tradizione e la qualità dei vini dolci di Sauternes. Questo affascinante fiume continua a influenzare il panorama vinicolo, dimostrando che anche i corsi d’acqua meno appariscenti possono avere un impatto straordinario sulle tradizioni culturali e gastronomiche di un territorio.

Redazione Vinamundi

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