Federvini, l’associazione che rappresenta le imprese del settore vitivinicolo e degli spirits in Italia, ha recentemente lanciato un’importante iniziativa per la semplificazione dei contrassegni di Stato per i prodotti alcolici. Questo progetto nasce da un dialogo costruttivo con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS). L’obiettivo è modernizzare e snellire il processo di applicazione dei contrassegni, un elemento fondamentale per la commercializzazione di alcolici, birra e vino.
I contrassegni di Stato sono fascette di filigrana applicate sulle bottiglie di bevande alcoliche, certificando il pagamento delle accise e autorizzando la vendita dei prodotti. Questi contrassegni sono essenziali per garantire la legalità e la tracciabilità nel mercato degli alcolici, contribuendo a combattere la contraffazione e l’evasione fiscale. Tuttavia, la loro gestione è spesso complessa e burocratica, creando oneri sia per le imprese che per le autorità.
La fase operativa del progetto di semplificazione prevede l’introduzione di un nuovo modello di contrassegno, caratterizzato da:
Uno degli aspetti più innovativi è l’integrazione di un “fondo di sicurezza” più sofisticato, in linea con gli standard internazionali. Questo migliorerà non solo la sicurezza del contrassegno, ma permetterà anche una gestione più efficiente delle garanzie, riducendo i tagli dei contrassegni e semplificando il processo per i produttori.
Parallelamente, l’IPZS sta esplorando l’idea di fornire contrassegni in formato adesivo, simile a quanto già avviene per il settore vinicolo, per semplificare ulteriormente l’applicazione dei contrassegni per le bevande spiritose.
I benefici attesi da questa iniziativa sono molteplici. In primo luogo, le imprese potranno godere di una semplificazione degli adempimenti burocratici, dedicando meno tempo e risorse a pratiche amministrative e più attenzione alla produzione e commercializzazione dei loro prodotti.
Per i consumatori, la nuova modalità di tracciabilità rappresenta un passo avanti verso una maggiore trasparenza. La presenza del codice QR permetterà di accedere facilmente a informazioni dettagliate sui prodotti, come la loro origine e il processo di produzione, contribuendo a creare un legame più forte tra produttori e consumatori.
Inoltre, il progetto mira a raccogliere dati statistici durante la fase di sperimentazione, coinvolgendo aziende associate a Federvini di diverse dimensioni e capacità produttiva. Questi dati saranno fondamentali per analizzare l’incidenza delle rotture dei contrassegni durante l’applicazione e stabilire una soglia di tolleranza condivisa con l’ADM.
Leonardo Vena, presidente del Gruppo Spiriti di Federvini, ha espresso grande soddisfazione per il percorso avviato, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e imprese. “La situazione odierna è complessa”, ha dichiarato Vena, “e qualsiasi iniziativa che possa facilitare e snellire gli oneri amministrativi è la benvenuta”. Ha inoltre ringraziato i vari attori coinvolti nel progetto, dal presidente Giuseppe D’Avino al sottosegretario al MEF Sandra Savino, per la loro sensibilità e collaborazione.
Il presidente Vena ha evidenziato come questa iniziativa si inserisca in un percorso già tracciato da precedenti collaborazioni, riconoscendo il lavoro svolto dall’ex AD Francesco Soro. Questo impegno collettivo rappresenta un passo importante verso l’innovazione nel settore, contribuendo a creare un ambiente normativo più favorevole per le imprese.
La semplificazione dei contrassegni di Stato per le bevande spiritose non è solo una questione di efficienza burocratica, ma rappresenta anche un’opportunità per promuovere un mercato più sostenibile e responsabile. Con l’aumento della consapevolezza dei consumatori riguardo alla provenienza e alla qualità dei prodotti, è fondamentale che il settore alcolico si adatti a queste nuove esigenze.
In un contesto di crescente competitività globale, l’adozione di pratiche più efficienti e trasparenti può fare la differenza per le aziende italiane. Grazie a queste innovazioni, Federvini si propone di posizionare il settore degli spirits italiano come un esempio di eccellenza e responsabilità, garantendo al contempo la protezione dei consumatori e la lotta contro la contraffazione.
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