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Fabio Zenato: il futuro del Consorzio Lugana DOC è nelle sue mani

Il Consorzio Tutela Lugana DOC ha recentemente confermato Fabio Zenato alla presidenza per un secondo mandato, un chiaro segnale di continuità e fiducia in un leader che ha già dimostrato la sua competenza durante il primo triennio di lavoro iniziato nel 2022. Con una visione strategica, Zenato si propone di promuovere la qualità, la ricerca, l’internazionalizzazione e il coinvolgimento delle nuove generazioni nel mondo del vino.

“Sono onorato di continuare a guidare il Consorzio – ha dichiarato Zenato – e di affrontare insieme a un team solido e coeso le sfide future. L’obiettivo per il prossimo mandato è proseguire con determinazione su quattro fronti cruciali: identità, sostenibilità, qualità e innovazione.” Queste parole evidenziano l’impegno di Zenato nel mantenere e elevare gli standard della Denominazione Lugana DOC, un vino che ha saputo conquistarsi un posto di rilievo nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale.

Le radici di Fabio Zenato nel territorio

Fabio Zenato è nato a Peschiera del Garda, un luogo che ha influenzato profondamente la sua visione e carriera. Insieme al fratello Paolo, gestisce l’azienda vitivinicola Le Morette, che si estende su circa 50 ettari di vigneti. Laureato in Scienze Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, Zenato ha anche condotto un’importante attività di ricerca scientifica sul vitigno Turbiana, fondamentale per la selezione clonale e la valorizzazione dell’identità del Lugana. Questa combinazione di esperienza accademica e pratica rende Zenato un presidente con una profonda conoscenza del settore.

Un consiglio di amministrazione inclusivo

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato eletto per rappresentare le diverse anime della filiera vitivinicola. Questo approccio inclusivo è essenziale per garantire che ogni voce sia ascoltata e che le decisioni siano prese tenendo conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti: viticoltori, vinificatori e imbottigliatori. A supporto della presidenza, sono stati eletti i vicepresidenti Roberto Girelli, Francesco Mascini, Paolo Pasini e Alberto Zenato, mentre il direttore Carlo Veronese Peduto avrà un ruolo chiave nel coordinamento delle attività del Consorzio.

Un piano strategico ambizioso per il futuro

Il piano strategico 2025-2028 del Consorzio si fonda su cinque pilastri fondamentali, ognuno dei quali rappresenta una sfida e un’opportunità per il futuro del Lugana DOC:

  1. Sostenibilità e qualità: Il Consorzio si impegna a garantire un aumento della qualità dei vini Lugana, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Questo approccio è essenziale in un mercato che premia le pratiche responsabili e rispettose dell’ambiente.

  2. Ricerca e innovazione: Un nuovo progetto di ricerca è in fase di sviluppo per implementare tecniche agricole avanzate. Queste innovazioni contribuiranno a migliorare la qualità del prodotto e a rafforzare l’identità unica del Lugana.

  3. Internazionalizzazione e nuovi linguaggi: Il Consorzio punta a consolidare la propria presenza nei mercati esteri, in particolare quelli emergenti. Questo richiede una comunicazione adattata ai nuovi comportamenti di consumo, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più vasto.

  4. Enoturismo: Valorizzare il Lago di Garda come destinazione enoturistica d’eccellenza è un altro obiettivo ambizioso del Consorzio. Creare sinergie tra gli operatori locali e promuovere esperienze immersive legate al vino Lugana rappresenta un modo per attrarre turisti e appassionati.

  5. Focus sulle nuove generazioni: Il futuro del Lugana DOC dipende dai giovani. Il Consorzio intende investire nei giovani imprenditori e coinvolgere i giovani consumatori, utilizzando un linguaggio contemporaneo che racconti la storia e l’identità di questo vino.

“Siamo convinti che Lugana non sia solo un vino, ma una storia di passione e innovazione che vogliamo continuare a raccontare in tutto il mondo”, ha concluso Zenato. Questa visione non solo rafforza il legame con le radici del territorio, ma punta a costruire un futuro luminoso e sostenibile per la Denominazione Lugana DOC, un patrimonio da preservare e valorizzare per le generazioni a venire.

Sotto la guida di Zenato, il Consorzio si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, affrontando sfide e opportunità con determinazione e creatività, nel rispetto delle tradizioni ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

Redazione Vinamundi

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