È ufficiale: Emanuele Rabotti è stato eletto nuovo presidente del Consorzio Franciacorta, un simbolo della spumantistica italiana. Succede a Silvano Brescianini, titolare di Barone Pizzini, che ha concluso il suo mandato iniziato nel 2019. Questo passaggio di testimone rappresenta un’importante evoluzione per il Consorzio, pronto a intraprendere un percorso di crescita e innovazione sotto la guida di un imprenditore già affermato nel settore vitivinicolo.
Emanuele Rabotti è noto non solo per il suo ruolo alla guida della storica cantina Monte Rossa, ma anche per il suo legame profondo con la tradizione e le radici familiari. Suo padre, Paolo Rabotti, è stato uno dei fondatori del Consorzio nel 1990 e ha ricoperto il ruolo di primo presidente. Questo legame generazionale conferisce a Emanuele una prospettiva unica, unendo la saggezza acquisita negli anni con una visione moderna e dinamica.
“Accolgo questo incarico con gratitudine e orgoglio. Metterò a frutto gli insegnamenti di mio padre e promuoverò un approccio corale, in cui la condivisione sarà la chiave per affrontare le sfide future”, ha dichiarato Rabotti. La sua visione per il futuro del Franciacorta è chiara:
Emanuele Rabotti si distingue come un produttore visionario, impegnato a trasformare la percezione del vino. Non lo considera semplicemente un prodotto, ma un linguaggio ricco di esperienze, racconti e identità. Questa filosofia sarà al centro della sua presidenza, con l’obiettivo di valorizzare il Franciacorta come una delle eccellenze italiane nel panorama delle bollicine metodo classico.
Un aspetto interessante del nuovo corso del Consorzio è l’introduzione di un modello di governance innovativo. Insieme alla nomina di Rabotti, è stata creata una vicepresidenza articolata che comprende quattro figure chiave, ognuna con un focus strategico specifico:
Questa struttura mira a garantire una rappresentanza trasversale, valorizzando le competenze di ciascuno e promuovendo una gestione partecipativa, in linea con le sfide globali attuali.
Il Consorzio Franciacorta ha avuto un ruolo fondamentale nel promuovere e tutelare una denominazione che ha raggiunto la DOCG nel 1995. Questa certificazione di qualità ha contribuito a far sì che il Franciacorta fosse riconosciuto a livello internazionale per le sue bollicine di alta qualità, mantenendo forti legami con la tradizione vitivinicola italiana. Sotto la guida di Rabotti, il Consorzio si propone di affrontare le sfide legate alla sostenibilità, una questione sempre più centrale nel settore vitivinicolo.
In un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale dei prodotti che scelgono, Rabotti intende sviluppare strategie che promuovano pratiche agricole sostenibili, garantendo al contempo la qualità e l’integrità del prodotto finale. La sostenibilità non è solo un obiettivo, ma un valore fondamentale che guiderà le scelte future del Consorzio.
Inoltre, l’innovazione tecnologica sarà un altro pilastro del mandato di Rabotti. La possibilità di sfruttare nuove tecnologie per migliorare i processi di produzione rappresenta un’opportunità per elevare ulteriormente la qualità del Franciacorta. La digitalizzazione e l’uso di strumenti di analisi avanzati possono contribuire a ottimizzare la gestione delle vigne, migliorare la qualità delle uve e, di conseguenza, del prodotto finito.
Infine, l’internazionalizzazione sarà un altro obiettivo strategico dell’agenda di Rabotti. Espandere la presenza del Franciacorta nei mercati esteri è fondamentale per attrarre nuovi consumatori e per consolidare la reputazione della denominazione come simbolo di eccellenza italiana. La creazione di partnership strategiche con distributori internazionali e la partecipazione a fiere di settore saranno essenziali per far conoscere e apprezzare le caratteristiche uniche delle bollicine franciacortine in tutto il mondo.
Con la nomina di Emanuele Rabotti, il Consorzio Franciacorta entra in una nuova fase, pronto ad affrontare le sfide del futuro con rinnovato vigore e una visione condivisa. La sua esperienza e dedizione al settore vitivinicolo rappresentano una garanzia di continuità e innovazione per uno dei territori più rappresentativi dell’enologia italiana.
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