DOP è la sigla per “Denominazione di Origine Protetta” ed è un marchio che serve a salvaguardare giuridicamente il prodotto vitivinicolo da contraffazioni. Un vino DOP garantisce sicuramente un’alta qualità, e questo marchio ne certifica anche la provenienza geografica. Le caratteristiche di questi vini dipendono dall’ambiente geografico in cui vengono prodotti e le fasi produttive devono avvenire solamente in quella determinata zona.
Questa denominazione viene registrata presso la Comunità Europea e nasce nel 1992. Inizialmente escludeva i prodotti vitivinicoli e gli alcolici, che sono entrati a farne parte solo nel 2011. Prima, infatti, si parlava di DOC, ovvero “Denominazione di Origine Controllata”, e ci si riferiva ai controlli a cui veniva sottoposto il vino prima di entrare in commercio, che riguardavano in particolare i vitigni di provenienza.
Il marchio DOP certifica la qualità e la provenienza geografica di un prodotto, determinandone l’unicità. Possiamo vederlo come una sorta di brevetto. E il vino non è l’unico prodotto a poter ottenere questa certificazione, ma anche altri prodotti agroalimentari. Infatti, anche formaggi e salumi possono vantare quest’etichetta, ovviamente dopo i dovuti controlli.
Oggi, sono riconosciuti con questo marchio circa 578 prodotti, la stragrande maggioranza vini. L’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari con il marchio DOP, il quale rappresenta anche il forte legame che questo ha con la tradizione e con il territorio. Una differenza fondamentale è che mentre tutti i prodotti agroalimentari possono avere la denominazione DOP, solo i prodotti vitivinicoli possono avere la dicitura DOC e DOCG (“Denominazione di Origine Controllata e Garantita”).
Accanto al marchio DOP troviamo spesso anche quello IGP, che sta per “Indicazione Geografica Protetta“. Ciò significa che il vino ha delle caratteristiche o delle qualità che derivano da una determinata zona geografica, da dove provengono le uve.
Sull’etichetta del vino di origine protetta sono veicolate alcune informazioni fondamentali.
Per ottenere il marchio DOP bisogna far parte di una Associazione di produttori e inoltrare la domanda al Ministero delle politiche agricole e forestali. Riuscire a dotarsene non è facile, anzi talvolta si tratta di un processo molto lungo e delicato.
Nella domanda bisogna dichiarare alcune specifiche, tra cui il nome del vino e del richiedente; l’indirizzo del richiedente; la relazione tecnica riguardo il territorio in cui viene prodotto il vino; una relazione storica e socio-economica e una cartografia che precisi la zona di produzione e i suoi confini.
Poi è la Commissione Europea che verifica le richieste, la documentazione e i requisiti, ed eventualmente valuta se assegnare il marchio DOP.
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