Situato a Santenay, l’ultimo villaggio a sud della rinomata Côte de Beaune, il Domaine Louis Lequin è un vero e proprio gioiello del panorama vinicolo borgognone. Con una superficie di 7 ettari, i vigneti del Domaine si estendono in alcuni dei terreni più pregiati della Côte d’Or, abbracciando località celebri come Nuits-Saint-Georges, Pommard, Corton, Chassagne-Montrachet e Bâtard-Montrachet. Molti di questi vigneti vantano la classificazione Premier Cru e Grand Cru, rendendo l’esperienza di degustazione al Domaine Lequin un autentico viaggio attraverso l’intera Côte d’Or.
La storia della famiglia Lequin affonda le radici nel XIX secolo, quando si dedicava all’arte del vetro. Tuttavia, dal 1852, i proventi di quell’attività vennero reinvestiti nelle vigne. Questo lungimirante approccio portò all’acquisto della prima parcella di Bâtard-Montrachet nel 1938, seguita da altri vigneti a Corton, Pommard e Nuits-Saint-Georges. Oggi, il Domaine è guidato da Louis Lequin, che ne ha preso le redini nel 1993, portando avanti la tradizione familiare con una visione moderna e rispettosa del terroir.
Louis Lequin ha una profonda conoscenza della geologia della Borgogna, che gioca un ruolo cruciale nella qualità dei suoi vini. “Nei miei vigneti puoi approfondire la geologia di tutta la Côte d’Or”, spiega. I sedimenti, depositati sul fondo marino durante il Giurassico, coprono circa 500 metri e sono composti principalmente da argilla e calcare. L’innalzamento delle Alpi, avvenuto circa 40 milioni di anni fa, ha causato dislocazioni tettoniche significative, preservando la composizione dei sedimenti e dando vita ai pendii e alle faglie che caratterizzano la regione.
Questa geologia unica è ciò che conferisce ai vini del Domaine Lequin una complessità e una profondità, riflettendo il terroir in ogni calice. La cura nella gestione dei vigneti è fondamentale per ottenere il massimo da questa terra straordinaria.
Louis Lequin adotta tecniche di potatura sofisticate per ottimizzare il potenziale delle sue viti. Utilizza il metodo del Cordon de Royat per le viti di Pinot Nero, una pratica che limita le rese, migliora l’aerazione e garantisce una maggiore esposizione alla luce solare. Questo approccio porta a una maturazione più completa delle uve, con conseguenti vini più colorati e aromatici. Per le viti di Chardonnay, invece, impiega il metodo Guyot Semplice, rimuovendo le gemme doppie per concentrare l’energia della pianta.
Le viti più giovani vengono coltivate attraverso l’aratura e il vangare, mentre le piante più mature vengono arate ogni primavera. Questo processo non solo aiuta a mantenere il terreno arieggiato, ma costringe le radici a scavare più in profondità alla ricerca di nutrienti, contribuendo alla complessità dei vini. Inoltre, la semina di erba in determinate file aiuta a stabilizzare il terreno e a fornire l’humus necessario per una vita microbica sana.
La degustazione dei vini del Domaine Lequin è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Tra i vini assaggiati, spiccano:
Ogni vino racconta una storia, un legame profondo con il territorio e con il lavoro meticoloso svolto nei vigneti.
L’edificio che ospita la cantina, situato al civico n. 1 di Rue du Pasquier de Port, è un luogo intriso di storia. Qui si producono vini di culto in un contesto di dedizione e passione. L’atmosfera è carica di una tradizione che si sposa perfettamente con l’innovazione, creando un ambiente ideale per gli amanti del vino che desiderano scoprire il meglio della Borgogna. La musica dell’impegno e della qualità continua a suonare forte, rappresentando l’essenza stessa del Domaine Lequin.
Il Domaine Louis Lequin non è solo un produttore di vino, ma un custode di una tradizione vinicola che continua a evolversi, mantenendo intatti i valori fondamentali di qualità, rispetto per il terroir e passione per l’artigianato. Una visita qui è un invito a scoprire non solo vini straordinari, ma anche la storia e la cultura che li circondano.
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