La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta un elemento essenziale per la sostenibilità dell’agricoltura europea, ma il suo futuro è attualmente in discussione. Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, ha lanciato un allarme chiaro: è inaccettabile che la PAC venga integrata in un fondo unico europeo, poiché questa idea potrebbe compromettere gravemente la stabilità del settore agricolo. La PAC, che costituisce una parte significativa del bilancio dell’Unione Europea, è stata progettata per rispondere alle esigenze specifiche degli agricoltori e garantire la sicurezza alimentare in Europa.
Confeuro richiede una PAC più forte e strutturata, dotata di risorse adeguate per affrontare le sfide attuali e future. Tiso sottolinea l’importanza di mantenere una gestione autonoma della PAC, con priorità chiare e strumenti mirati per i produttori. Tra le proposte avanzate da Confeuro, si evidenziano:
Senza un adeguato sostegno, il rischio è di vedere un aumento delle difficoltà per chi opera nel settore primario, compromettendo l’economia agricola e la qualità della vita nelle zone rurali.
Confeuro ha espresso una forte delusione nei confronti della Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen, accusata di non aver mantenuto le promesse fatte nel 2019. Tiso ha messo in evidenza il divario tra le aspettative iniziali e i risultati ottenuti, sottolineando che le promesse di innovazioni ecologiche e supporto per pratiche agricole sostenibili sono rimaste in gran parte inattuate. È fondamentale che l’Unione Europea si faccia carico delle necessità degli agricoltori, evitando che la PAC venga sacrificata per logiche finanziarie.
Tiso ha esortato le istituzioni e le forze politiche a non tradire l’agricoltura europea. Confeuro si impegna a sostenere le istanze del mondo agricolo italiano ed europeo, partecipando a mobilitazioni e iniziative per difendere i diritti dei piccoli e medi produttori. La PAC non è solo un programma di sostegno economico, ma rappresenta una scelta strategica per il futuro dell’agricoltura in Europa, cruciale per la sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare e la coesione sociale.
In un momento in cui le sfide globali si fanno sempre più pressanti, è essenziale che l’Unione Europea riconosca il valore del settore primario e investa in una PAC che risponda realmente alle necessità degli agricoltori. La mobilitazione attuale è cruciale: le organizzazioni agricole, i rappresentanti politici e la società civile devono lavorare insieme per garantire che la PAC post-2027 venga non solo mantenuta, ma anche rafforzata, assicurando un futuro florido per il settore agricolo europeo. La sfida è complessa, ma il potere di cambiare il corso delle cose è nelle mani di chi rappresenta e difende gli interessi di un comparto così vitale per l’intera Unione.
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